L'assessora e l'ex presidente Amam replicano alla Regione e ribadiscono: il progetto c'è e da lunedì apriamo il cantiere
Continua il botta e risposta tra l’amministrazione De Luca e l’assessore regionale Armao in merito alla querelle sul serbatoio di Montesanto. A replicare alla Regione sono con una nota congiunta l’Assessore alle Politiche Ambientali Dafne Musolino e il geologo Salvo Puccio già presidente di AMAM.
Giunta Musumeci ignorante
“Possiamo confermare che il Governo regionale continua ad essere ignorante con l’aggravante che di tale ignoranza sembra volersene pure fare un vanto- scrivono Musolino e Puccio– Leggendo la nota dell’Assessore Armao, infatti, risulta evidente come lo stesso ignori totalmente una serie di circostanze che, invece, non solo avrebbe già dovuto conoscerle ma che, comunque, si sarebbe dovuto premurare di approfondire prima di scrivere”.
Una storia d’incompiute
L’assessore Armao con la nota del 7 aprile ha contestato al Comune di non avere mai ricevuto neppure un allegato progettuale, scheda illustrativa o anche una semplice relazione tecnica per un’opera di manutenzione straordinaria. L’assessore e l’ex presidente dell’Amam evidenziano come Armao quanto meno dovrebbe sapere che il serbatoio di Montesanto ha alle spalle una lunga storia di incompiute e sprechi di denaro pubblico che necessiterebbero quantomeno di un cambiamento di modus operandi.
Il progetto c’è
“E’ inaccettabile che l’Assessore Armao lamenti una grave carenza documentale -spiegano- considerato che nel 2016, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Presidente della Regione siciliana, del Rettore dell’Università degli Studi di Messina e del Sindaco Metropolitano, il Progetto per l’adeguamento ed il ripristino del serbatoio acquedotto Montesanto I è stato inserito nel Masterplan della Città Metropolitana di Messina, finanziato in parte con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, e per altra parte con somme del Committente”.
La Regione sapeva
L’intervento per i lavori di adeguamento e ripristino del serbatoio sono noti al Governo regionale dal momento che il relativo progetto, consegnato in data 31/10/2018 dalla RTP Engeo Associati – Engineering e Geology (che si è aggiudicata la gara per la progettazione) ha ottenuto il parere favorevole in sede di Conferenza dei Servizi in data 10 gennaio 2019.
“Armao s’informi”
“La progettazione esiste- proseguono Musolino e Puccio– è stata trasmessa, vagliata ed approvata dagli Uffici competenti tra i quali non rientra l’Assessorato per l’economia perché ente non titolato ad esprimere parere tecnico, ma ai quali l’Assessore Armao, che forse ignora anche questo dato, avrebbe potuto e dovuto chiedere di trasmettergliene copia invece di rivendicare la pretesa mancanza di documentazione progettuale quale motivazione per la diffida all’avvio dei lavori di adeguamento e ripristino dell’impianto in questione”.
Il dirigente del Dipartimento regionale inoltre comunica al Comune di Messina per ben due volte (il 22 gennaio ed il 30 marzo), che la pratica è all’attenzione dello stesso Assessore, mentre invece Armao dichiara di non saperne nulla. Ad aggravare la situazione è il fatto che sia AMAM che il Comune di Messina ne avevano chiesto la cessione con note che portano date tra il 2018 ed il 2020.
“No a speculazioni”
Per quanto attiene, poi, alla valutazione economica del cespite in questione, per la quale l’Assessore Armao dichiara di avere già dato mandato al Dipartimento regionale tecnico, Musolino e Puccio annunciano che non si consentiranno speculazioni economiche di alcun tipo. Il serbatoio altro non è che uno scheletro di cemento in stato di totale abbandono, divenuto preda negli anni di atti di abusivismo a causa dei quali, dopo l’intervento della Polizia Municipale di Messina, la Procura della Repubblica ha convalidato il relativo sequestro conservativo e che allo stato attuale costituisce un pericolo per la pubblica incolumità.
I diritti dei messinesi
“Se avessimo dovuto attendere il permesso della Regione per redigere il progetto a quest’ora saremmo ancora fermi e i diritti dei cittadini messinesi sarebbero stati ancora una volta calpestati da una politica regionale che della propria insipienza sembra averne fatto un vanto- concludono Musolino e Puccio– Il Vice Presidente ha quindi inteso chiarire che la Regione non si oppone all’esecuzione degli interventi per l’eliminazione dei pericoli alla pubblica incolumità e al contempo conferma la disponibilità a concordare sia ipotesi di acquisto che di concessione in locazione, come prospettato”.
L’assessore comunale e l’ex presidente dell’Amam lanciano quindi il fendente contro la Regione Siciliana che ha lasciato marcire un serbatoio che doveva essere completato 30 anni fa e adesso vuole però metterlo a reddito nonostante finora sia stato abbandonato.
Il 12 aprile via al cantiere
“Una cosa è chiara: dopo due anni di richieste di cessione dell’area da parte del Comune di Messina, l’Assessore per l’Economia non è ancora riuscito a quantificarne il valore economico del cespite e per tale ragione pretenderebbe di impedire l’avvio dei lavori già approvati e finanziati. Dinanzi ad una tale pretesa irricevibile ed inaccettabile, non possiamo che confermare l’appuntamento per lunedì 12 aprile 2021 alle ore 7,00 in località Montesanto dove, quale che siano le pretese dell’Assessore Armao, i lavori prenderanno avvio in ogni caso, senza se e senza ma”.
I precedenti regionali sulla gestione della pandemia fanno ben comprendere che ben pochi dubbi ci sono circa le ragioni del Comune di Messina!
Basta con l’Autonomia Regionale è ora che un referendum abrogativo spazzi via tutto.
Se è come asseriscono Musolino e Puccio , da chi siamo governati a Palermo? Se è sempre come dicono loro ,Musumeci non dovrebbe prendere provvedimenti? Se è come dicono loro , allora è una manovra politica contro questa amministrazione .
Purtroppo, mentre nei palazzi del potere di fanno solo chiacchiere, noi cittadini continuiamo a subire da anni disservizi, che rendono questa regione un paese da 4 mondo! Che nel 2021 a Messina dobbiamo avere l’acqua razionata, evidentemente non interessa a nessuno..poi quando qualcosa sembra muoversi dopo anni di silenzio, ecco nascere lo scontro. Come se un bene che serve alla città in questo caso un serbatoio non debba farsi! Ma ci rendiamo conto in che mani siamo o meglio come la pseudo politica non fa altro che fregarsene dei problemi reali dei cittadini?Spero vivamente che lunedì si inizino i lavori i messinesi hanno bisogno dell’acqua H24 qui si tratta di un bene per la città!! Le diatribe le risolva il presidente della regione ! Personalmente farei a meno di tutto questo carrozzone …governo nazionale, sindaco a livello locale stop così le cose si potrebbero gestire meglio!!