Il tecnico del Messina vuole la vittoria domani per non vanificare il successo di Palazzolo. Ed elogia il gruppo: siamo compatti, l'abbraccio lo ha dimostrato
Un abbraccio, dimostrazione di fiducia. Fotografia di un gruppo compatto intorno al suo allenatore. Gaetano Catalano è partito da quell’istantanea dopo il primo gol realizzato a Palazzolo per raccontare lo spirito che si vive nello spogliatoio del Messina. «I ragazzi hanno voluto mandare un segnale all’esterno: siamo uniti e domenica si è visto – ha affermato il tecnico -. Ci sono state delle critiche, dei fischi dopo i due pareggi consecutivi, sono stati giusti e noi li abbiamo accettati, ma tra me e i giocatori c’è sempre stato grande rispetto, c’è stima reciproca e non ho mai avuto dubbi sull’unità di intenti».
Catalano è consapevole che nel calcio, specie se ti chiami Messina e in serie D dovresti vincere ogni domenica, i risultati contano più di ogni altra cosa. Ecco perché “carica” la partita di domani con la Vibonese: «Dobbiamo fare risultato, altrimenti la vittoria di Palazzolo non sarà servita a nulla. Il morale è alto e con il successo di domenica abbiamo intrapreso la strada giusta. Adesso inizia davvero il campionato». Una vittoria al San Filippo e uno scivolone della Gelbison a Licata potrebbe proiettare i peloritani in vetta alla graduatoria: «Appunto, non dipende solo da noi ma anche dagli avversari – ha aggiunto -. Noi andremo in campo per vincere, dopo guarderemo i risultati delle altre».
Non da sottovalutare comunque la Vibonese, retrocessa dalla Seconda divisione dopo il play-out perso con il Mantova. Ha fin qui totalizzato 10 punti, 7 in meno del Messina. Ha però in rosa giocatori pericolosi come Campo, Marasco e il giovane Saturno, già autore di cinque gol. «Corrono tanto, servirà la massima attenzione», ha concluso Catalano.