La vittoria contro la Vibonese, nonostante la prestazione non brillante, segna un possibile crocevia per il campionato. Indizi sulle armi da utilizzare oggi e domani
Un colpo di spada e tre punti che valgono oro. Il Messina riparte dal gol di Leon e guarda con ottimismo alla prossima sfida di campionato contro la Cavese. Si può vincere anche senza giocare bene, il passato lo conferma, questa serie D può consentirlo. Girone I molto equilibrato senza ammazza campionato, raggruppamento in cui molto probabilmente risulteranno decisivi anche i “piccoli” punti acciuffati qui e lì.
I MERITI DI CATALANO – Quando credevamo, noi e i tifosi, che ci fosse qualcosa da cambiare, lo abbiamo detto e scritto. Ora è giusto riconoscere che i meriti della vittoria ottenuta domenica vanno attribuiti in buona parte a Catalano, ovviamente in condominio con Leon. Nel primo tempo la squadra non era riuscita ad esprimersi al meglio, bloccata sulle gambe e forse vittima dell’ormai consueta “ansia da prestazione”. Non che il Sambiase avesse fatto qualcosa di più interessante, anzi aveva pensato più a non prenderle, rendendosi pericoloso nelle “fisiologiche” ripartenze. Nel secondo tempo, invece, atteggiamento completamente diverso. Merito della carica trasmessa dalla curva sud e dall’allenatore giallorosso. Spirito, atteggiamento e i cambi. Le sostituzioni di Catalano hanno inciso, trasmettendo fiducia alla squadra e una propensione più offensiva. Sono state anche puntuali, a differenza di quanto accaduto, ad esempio, in una partita simile contro il Comprensorio Normanno (allora finì 0-0). Il mattatore Leon per Quintoni sulla fascia sinistra e poi Croce per Corona, un cambio non facile perché mai facile è escludere dalla lotta “Re Giorgio”. Eppure Catalano ha avuto il coraggio di prendere questa scelta per il bene della squadra. Croce ha tentato meno il dialogo stretto e più il gioco di sponda sugli esterni, con il risultato di creare ottimi spazi a Parachì sulla corsia di destra, bravo a puntare, divenuto molto pericoloso nella seconda frazione di gioco.
IL PIRATA E IL REPARTO OFFENSIVO – Torna ad essere decisivo Leon, questa è la vera grande notizia in casa Messina. Primo gol stagionale, marcatura fondamentale. Il “pirata” ha trovato il colpo di spada su punizione, una delle sue specialità, ma per il resto dovrà ancora lavorare molto. In attesa di recuperare la forma migliore ed una posizione stabile nello scacchiere giallorosso, Catalano ha forse trovato una prima provvisoria strategia per sfruttare questa micidiale arma: l’innesto a partita in corso. La vera chiave per il Messina è proprio questa: riuscire a sfruttare il potenziale offensivo. Dovrà essere bravo sempre Catalano, scegliendo partita dopo partita i titolari più in forma da mandare in campo e poi azzeccando i cambi in corso, dimostrandosi abile a miscelare le qualità degli interpreti.
MERCATO – Intanto si comincia a parlare di mercato, ma a parte un centrocampista di costruzione e qualche under, il vero acquisto del Messina potrebbe davvero essere Leon, del quale i tifosi giallorossi non hanno potuto ancora godere al 100%. Gli stessi sostenitori dovranno avere pazienza, perché fino al mercato di riparazione e forse oltre, quando le altre squadre getteranno la maschera verso la fase finale del torneo, ci si potrà trovare una settimana in testa e quella successiva al terzo posto. Bisogna rimanere uniti, lottare e lasciare perdere il bel calcio. In serie D si vince non perdendo contatto dalla vetta, non imitando Messi, Xavi e Iniesta. Ci sono squadre, come Gelbison, Ribera e Città di Messina, in questa fase più avvantaggiate dal potere giocare serenamente “raccogliendo” senza pressione i risultati che arrivano. A queste, come a tutti gli avversari, bisogna stare attenti perché nessuno molla. Ma per i giochi di vertice, alla fine vincerà chi sbaglierà meno. Soprattutto in questa fase.
Da febbraio in poi squadre come CDM e Ribera torneranno giù…forse il Gelbison potrebbe restare ancora in alto…ma sono squadre che alla lunga cederanno, e resteranno solo quelle costruite per vincere…è storia di ogni campionato…l’anno scorso in testa a dicembre c’era una squadra che poi è retrocessa, e da febbraio in poi il campionato è stato un discorso a tre tra Messina, Cosenza e Hinterreggio.