Per l’esordio stagionale, primo turno di Coppa Italia, i tifosi riempiono la curva sud del Celeste. Segna D’Angelo, risponde Torcivia. Si va ai rigori: decide Cecere che para e segna

Oltre duemila e seicento biglietti venduti. 2680 per la precisione. Il risultato del campo, che comunque ha visto il Messina avere la meglio, passa in secondo piano. La tifoseria giallorossa “abbraccia” in maniera forte il “nuovo”Acr guidato dal gruppo locale che ha rilevato la società da Martorano e Ficara. In tanti, nonostante la giornata afosa di agosto, hanno deciso di tornare al vecchio “Giovanni Celeste” (indisponibile il San Filippo) per lanciare un segnale deciso: questa squadra non può stare in serie D. Lo dicono i numeri, il seguito, il blasone. Lo ha ripetuto la curva sud: “vogliamo andare via da questa categoria”. Ma lo sport è anche altro e la città dello Stretto si ritrova in quinta serie a giocare contro l’Adrano. Primo impegno ufficiale della stagione, primo turno di Coppa Italia.

La squadra di Andrea Pensabene, presentato ufficialmente sabato, si schiera in campo con il 4-2-3-1: Cecere tra i pali, Russo, Criaco, Lo Piccolo e Caldarella in difesa, Coppola e Coulibaly in mediana, D’Angelo, Biondo e Cocuzza a supporto dell’unica punta Giorgio Corona. Il Messina fa subito sul serio e passa al ‘7: a insaccare è il messinese Christian D’Angelo, bravo a sfruttare l’assist di Corona. L’Adrano risponde con una punizione al ’10 di Arena parata da Cecere, poi al 12’ riporta il risultato in parità con l’ex Milazzo, Torcivia, che in sospetta posizione di offside si presenta a tu per tu con Cecere e lo batte. L’Acr non molla e crea due occasioni gol, entrambe sui piedi D’Angelo: la palla va fuori di poco e il primo tempo termina 1-1.

Nel secondo tempo si fa sentire il caldo e cala il ritmo di gioco della due squadre. Tra i giallorossi esordio per Andrea Irrera (’92), che subentra a Biondo e si piazza nel ruolo di terzino sinistro, con l’avanzamento di Caldarella sulla linea dei trequartisti. Gli ospiti ci provano con Torcivia e Costa: in entrambe le occasioni Cecere è bravo a opporsi. Occasione gol per il Messina al ’65: Coulibaly fa tutto da solo, entra in area e piazza un pallone tagliato verso il centro sul quale Corona non arriva per un niente. I novanta minuti si chiudono in parità. Per la qualificazione occorre ricorrere ai rigori. La curva sud si esalta e incita il portiere peloritano, Mimmo Cecere. Proprio l’estremo difensore, dopo una lunga serie di penalty, supera il “collega” Linguaglossa, che invece sbaglia, e regala la prima vittoria dell’anno al Messina. Lo stadio fa festa. Domenica prossima nuovo impegno contro l’HinterReggio per il secondo turno. Ma è soprattutto un grande giorno di festa: i sostenitori biancoscudati sperano davvero che sia l’inizio della Rinascita.

Messina – Adrano 9-8 dopo i calci di rigore (1-1 al 90')
ACR Messina: Cecere, Russo ('92), Caldarella ('93), Coppola (K), Lo Piccolo, Criaco (VK), D'Angelo ('91; dal 66' Grillo), Coulibaly ('91), Corona, Cocuzza, Biondo ('92; dal 46' Irrera – '92). In panchina: Clavo ('92), Lonardo ('93), Mento ('92), Calarco, Surìa ('93). Allenatore: Andrea Pensabene.
Adrano: Linguaglossa ('92), Montella, Fichera ('91), Arena, Orefice, Scalia, Caputa ('93), Di Mauro, Torcivia (dal 60' Bruno), Costa (dall'86' Cunsolo -'92), Santangelo ('93; dal 60' Randis – '92). In panchina: Mancari, Berbiglia ('92), Pandolfo ('92), Aleo ('92). Allenatore: Pippo Strano.
Arbitro: Maurizio De Biase di Brescia.
Ammoniti: al 2' Criaco (M), al 31' Orefice (A), al 48' Caputa (A), al 71' Randis (A), all'82' Corona (M).