Dopo il primo gol di Corona tutti i giocatori sono andati ad abbracciare Catalano: spazzate via le polemiche. E nel finale la carica reciproca con la curva
C’è una foto che più delle altre racconta Palazzolo-Messina, così come il momento della squadra giallorossa. Tutti i giocatori che dopo il primo gol di Corona vanno ad abbracciare il tecnico Gaetano Catalano. E’ l’emblema di un club unito, di un gruppo che ha dimostrato di essere tale. L’allenatore ha preso quelle scelte tecniche tattiche coraggiose che da più parti erano state costruttivamente consigliate. Spazzati in un colpo solo mugugni, polemiche e preoccupazioni. Lo avevamo scritto la scorsa settimana e lo ripetiamo: bisogna dare tempo al Messina per rodare alcuni meccanismi. I risultati arriveranno, la classifica reciterà quelle note soavi che i tifosi peloritani vogliono ascoltare. Ma bisogna dare a Catalano, ai calciatori, alla società, la possibilità di lavorare per raggiungere l’obiettivo: lasciare la serie D.
Torniamo allo “Scrofani Sallusto”, a quegli scatti (targati www.acrmessina.it) che raccontano la partita. E ci dicono di un grande secondo abbraccio. Quello finale tra la curva e i giocatori, stavolta carichi e con il morale alto. Circa 150 i sostenitori che hanno riempito il “settore ospiti” di Palazzolo. Colorati e rumorosi, che hanno festeggiato insieme alla squadra il 3 a 0 finale e il secondo posto in classifica. Potremmo parlarvi, come più o meno frequentemente capita nel dopo partita, di tattiche, di sfaccettature tecniche: del 4-4-2 “riuscito” di Catalano, dell’impiego di Parachì, Quintoni e Cocuzza, della posizione che dovrà essere trovata a Leon. Ma preferiamo lasciare spazio alle istantanee. Specie quelle di fine gara. Dove si vede tutta la voglia di vincere di questa squadra, finalmente dimostrata anche in campo con una prestazione positiva culminata con un risultato che è anche un messaggio alle altre candidate alla promozione.
La cartolina di Corona sul gol che ha chiuso il match è la chicca che ha suggellato la giornata. Una domenica bella che da domani dovrà già essere dimenticata, perché nel prossimo turno arriva la Vibonese e con la Gelbison impegnata a Licata il Messina ha l’occasione di portarsi in testa. Un passo alla volta, con consapevolezza e senza paura di essere ambiziosi. Come ieri. Come il Messina ha fatto vedere di saper fare.
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