Sono stati attribuiti loro tre furti in tre case diverse e un tentato furto
MESSINA – Lo scorso 5 settembre erano entrati a rubare in casa di un 39enne, a San Michele e avevano arraffato 3500 euro e altri preziosi. Ma il proprietario aveva un impianto di sorveglianza, collegato al proprio smartphone, col quale aveva visto a distanza l’azione (nella foto) e aveva chiamato i carabinieri.
I militari della Compagnia di Messina Centro avevano individuato come responsabili il 31enne Christian Lo Presti e il 26enne Davide Cortese e li stavano braccando prima che, la mattina dopo, i due si costituissero, riconsegnando parte della refurtiva. Ma non c’era solo quella del furto in casa del 39enne. Così viene fuori che, nella stessa giornata, avevano commesso anche altri due furti in casa e un altro tentato furto.
Ora è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, e i conseguenti arresti per furto in abitazione in concorso. I due “risultano dediti alla commissione di reati contro il patrimonio in maniera sistematica” con “allarmante professionalità delinquenziale”.