Polizia mortuaria, niente da fare per la ricollocazione dei 15 lavoratori

Polizia mortuaria, niente da fare per la ricollocazione dei 15 lavoratori

Rosaria Brancato

Polizia mortuaria, niente da fare per la ricollocazione dei 15 lavoratori

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mercoledì 04 Settembre 2013 - 20:50

Nessuna possibilità di riassorbimento con l'impresa vincitrice dell'appalto per i 15 lavoratori dei Servizi cimiteriali. La ditta ha già il personale. Nonostante le proteste e i tentativi della giunta Accorinti, i dipendenti restano senza occupazione. "Non ci resta che il Tar- spiega la Servizi Cimiteriali- ma è incomprensibile come non sia stata inserita la clausola di salvaguardia occupazionale". Intanto arrivano le precisazioni dell'ingegnere Manna.

Niente da fare per i 15 lavoratori della ditta Servizi cimiteriali che negli ultimi 6 anni hanno svolto il servizio di polizia mortuaria, trasporti funebri, raccolta e smaltimento rifiuti nei cimiteri cittadini. Ha avuto esito negativo l’ultimo tentativo oggi pomeriggio da parte del sindaco Accorinti, dell’assessore Ialacqua per verificare se la nuova ditta che si è aggiudicata l’appalto, l’Ati Elettrica Gover srl-Lutiviem srl, potesse avere la possibilità di collocare parte dei dipendenti della Servizi cimiteriali. Niente da fare, l’impresa ha già il personale, secondo quanto dichiarato al primo cittadino. All’incontro erano presenti anche il titolare della Servizi Cimiteriali, Emanuele Bonfiglio e il dirigente del dipartimento Domenico Manna, oltre ad una delegazione di dipendenti.

“Non ci resta che il ricorso al Tar, anche se non comprendiamo come sia stato possibile affidare un appalto ad una ditta che non ha i titoli richiesti dalla normativa- spiega Emanuele Bonfiglio- Basta andare a verificare l’iscrizione alla camera di commercio e non risulta avere la categoria prevista per i servizi cimiteriali. Adesso 15 lavoratori dopo sei anni resteranno senza lavoro. Sarebbe bastato inserire nel bando la clausola di salvaguardia per i dipendenti dall’impresa uscente a quella aggiudicataria. Si fa così con le cooperative dei servizi sociali e in altri casi. Perché per questi lavoratori non è stato possibile?”.

La Servizi cimiteriali già a luglio, alla pubblicazione del bando ne aveva chiesto l’annullamento o la revoca e la vicenda era finita anche al centro dell’interrogazione presentata dal vicepresidente del Consiglio comunale Nino Interdonato, che chiedeva al sindaco di intervenire per verificare eventuali anomalie nel procedimento. La gara, per un importo a base d’asta di 1 milione e 369 mila euro è stata poi aggiudicata ed il servizio è stato affidato ufficialmente oggi. Ieri la protesta dei 15 dipendenti della Servizi cimiteriali, che chiedevano la possibilità di salvaguardare i posti di lavoro. I consiglieri comunali Nino Interdonato, Giuseppe Santalco ed Elvira Amata, ieri hanno incontrato il vicesindaco Signorino e l’assessore Ialacqua per cercare di trovare una soluzione (vedi articolo allegato), proponendo anche una proroga di un mese alla ditta uscente, in attesa di chiarire la vicenda. Da oggi comunque, con la consegna dei lavori l’ipotesi è inattuabile. Impossibile anche la ricollocazione dei lavoratori dal momento che la nuova impresa ha già i suoi.

Nessuna speranza quindi per i 15 operai della Servizi cimiteriali, ed una certezza: il ricorso al Tar. “Questo comporterà dispendio di denaro pubblico-prosegue Bonfiglio- mentre sarebbe stato preferibile revocare in autotutela il provvedimento. E’ inspiegabile non essere riusciti a trovare una soluzione per questi lavoratori”.

In merito alle obiezioni sollevate sul bando di gara, sia dalla Servizi cimiteriali che dal vicepresidente del Consiglio comunale Nino Interdonato e dai consiglieri Giuseppe Santalco ed Elvira Amata arriva la replica dell’ingegnere Domenico Manna e del geometra Letterio Morgana che aggiungono alcune precisazioni.

Quanto alla proposta di affidamento temporaneo all’impresa finora in servizio “non è previsto dalla normativa in vigore”. L’ipotesi comunque è venuta meno da oggi in seguito alla consegna dei lavori.

“In merito alla interrogazione presentata dal vicepresidente del Consiglio Interdonato– scrivono Manna e Morgana- si è dato esito con specifica nota, dando ampia disponibilità a chiarire ogni aspetto fornendo i chiarimenti opportuni a fugare ogni dubbio in commissione consiliare o in consiglio Comunale”.

Manna e Morgana sottolineano come: “non è vero che il servizio è sospeso perché è già subentrata la nuova impresa vincitrice della gara; non risulta notificato alcun ricorso al T.A.R. da parte di alcuna impresa partecipante alla gara; non è possibile imporre con il bando di gara vincoli per il mantenimento di 20 unità occupazionali;

non sussiste alcuna anomalia sul procedimento che è perfettamente conforme alle prescrizioni normative in vigore; nessuna azione risarcitoria può essere intentata da alcuno perché la scelta del contraente è avvenuta secondo i canoni stabiliti dalla norma. La stessa ditta Servizi cimiteriali s.r.l., ha accettato, firmando, in sede di gara quanto prescritto all’art. 4 del Disciplinare; il requisito principale di partecipazione all’appalto è il possesso della abilitazione S.O.A. cat. OG1 classifica III bis di cui l’A.T.I. aggiudicataria è in possesso; non è vero che il bando non è firmato dal Responsabile del procedimento; anche il vecchio appalto è stato bandito come lavoro e non come servizio; non è vero che è previsto un pagamento forfettario bimestrale; i fondi necessari all’esecuzione dell’appalto sono stati impegnati con prenotazione n. 002440/2013 del 18/06/2013 al peg. 23511/06 esercizio 2013; il rilievo sui costi è smentito dal fatto che la gara non è andata deserta ma invece è stata regolarmente partecipata da più concorrenti e aggiudicata con il ribasso del 10,5601%”.

A proposito di quest’ultimo punto, e cioè il rilievo sui costi (che sarebbero stati assorbiti in massima parte dal personale) il vicepresidente del Consiglio comunale replica: “La gara non è andata deserta, ma il rilievo sui costi è tale che le altre due imprese hanno presentato ribassi dell’1% o 2%, mentre la vincitrice il 10%. Quanto al ricorso al Tar se ne sta occupando l’avvocato Silvano Martella. Il servizio è stato sospeso tant’è che i lavori sono stati affidati oggi. Infine non mi è mai pervenuta la nota con la quale l’ingegnere Manna si dice disponibile a intervenire in Commissione o in Consiglio, ma quando vorrà lo aspettiamo. Il fatto più triste è che ci sono 15 persone senza lavoro, ed è a loro ed alle loro famiglie che il nostro pensiero va in un momento di gravissima crisi per la città.”.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. È incredibile come si possa mandare a casa 15 persone ! Queste gare d’appalto dovrebbero garantire l’occupazione degli operai uscenti! E poi..ribasso del 10%? Incredibile!

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  2. Non c’è niente da fare,Messina non può essere salvata né dal basso né dall’alto.
    Dipendenti che perdono il posto di lavoro solo e perché la ditta che si aggiudica i lavori ha i propri di dipendenti.
    Ma i sindacati che fanno in tutto questo?
    Niente, proprio un bel niente!
    Siamo proprio nelle mani di nessuno.
    Povera città, che fine che ha fatto!

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  3. Dirigenti comunali..ahia ahia ahia

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  4. Pur con tutta la comprensione per la situazione dei 15 lavoratori, non possono essere scritte fesserie come quelle che ho letto.
    Se il lavoro, precedentemente appaltato alla ditta Bianchi con 15 dipendenti, alla scadenza viene appaltato alla ditta Rossi con 15 dipendenti, la ditta Rossi cosa deve fare, licenziare i PROPRI dipendenti, con i quali esiste un rapporto di fiducia, per assumere quelli della ditta Bianchi?.
    E i dipendenti della ditta Rossi da chi vengono tutelati?
    Assumere i vecchi insieme ai nuovi, facendoli diventare 30?
    E se alla successiva scadenza l’appalto viene assegnato alla ditta Verdi, gli operai quanto diventano?
    45?
    Ma smettetela di dire sciocchezze.
    Sono gli imprevisti del lavoro privato, imprevisti che vengono abbondantemente coperti dal maggiore salario rispetto agli stipendi del pubblico.
    Scritto da chi ha sempre lavorato nel privato.

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  5. Se ne mandano 15 ma altri 15 lavorano.
    O forse pensavano di avere trovato il lavoro assicurato vita natural durante?

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  6. Studia e colmerai la tua ignoranza.

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