Diciassette comuni della provincia jonica si sono uniti per riaprire l’ufficio del Giudice di Pace di Alì Terme, accorpato con la sede di S. Teresa. Le spese totali ammontano a 55 mila euro. I costi per ogni Comune sono stati ripartiti stabilendo una quota fissa, pari a 1.294 euro, che copre il 40% della spesa. Il rimanente 60% è suddiviso in base al numero degli abitanti (0,869 per residente)
La Giunta Municipale di Scaletta Zanclea con Delibera n. 112 del 6 ottobre ha approvato lo schema di convenzione per la gestione in forma associata dell’ufficio del Giudice di Pace di Alì Terme accorpato con la sede di S. Teresa. In una riunione che si è tenuta nei mesi scorsi sono stati infatti stabiliti metodi e costi per salvare la struttura, soppressa in seguito al riordino disposto nel 2013 dal Ministero della Giustizia. Ma la riforma non è piaciuta ai comuni del comprensorio jonico, ancor meno ai cittadini. La protesta si è basata principalmente sulle ripercussioni che la decisione ha avuto sul territorio: aumento dei costi a carico degli utenti, tempi più lunghi, maggiori pratiche per gli uffici messinesi.
Diciassette comuni della provincia jonica si sono uniti per riaprire l’ufficio del Giudice di Pace di Alì Terme, accorpato con la sede di S. Teresa. Le spese totali ammontano a 55 mila euro, di cui 40 mila euro per il personale (3 contrattisti, due di categoria C e uno di categoria B, e un impiegato di categoria B), 10 mila per i costi di gestione e ulteriori 5 mila euro. I costi per ogni Comune sono stati ripartiti stabilendo una quota fissa, pari a 1.294 euro, che copre il 40% della spesa. Il rimanente 60% è suddiviso in base al numero degli abitanti (0,869 per residente).
Il contributo che Scaletta deve erogare è pari a 3.200,71 euro. “Il Comune – si legge nella convenzione – si impegna a trasferire la propria quota di partecipazione entro il 30 gennaio di ogni anno al tesoriere dell’Unione dei Comuni al fine di consentire una corretta gestione contabile del servizio” e inoltre che “nel caso di ingresso di nuovi Comuni o Enti, il Comitato Tecnico provvederà a rideterminare le quote di partecipazione”.
Giusy Briguglio