Il sindacato Orsa torna all’attacco sul sindaco Accorinti dopo il recente decreto siglato dal primo cittadino che dice addio al trasferimento della gestione rifiuti all’Amam e rimette in pista la famosa Multiservizi.
“Il sindaco Accorinti, in preda al totale disorientamento, invece di riflettere sugli errori commessi riesuma la vecchia Multiservizi, rassicura sulla totale partecipazione pubblica ma omette di specificare che, volendo, nulla può impedire l’ingresso dei privati. E’ il primo passo verso la socializzazione dei debiti e la privatizzazione dei profitti, se ci fossero le risorse economiche per rendere efficienti i servizi essenziali mantenendone la gestione pubblica sarebbe sufficiente riorganizzare opportunamente il sistema esistente, invece, il primo cittadino, cosciente del crac economico conclamato, per non ammettere il fallimento e dichiarare il conseguente dissesto prova a ri-proporre il sistema della multiservizi che ha fallito in tutte le esperienze consumatesi nel territorio nazionale”.
Il sindacato Orsa torna all’attacco sul sindaco Accorinti dopo il recente decreto siglato dal primo cittadino che dice addio al trasferimento della gestione rifiuti all’Amam e rimette in pista la famosa Multiservizi. Una grande società che subito gestirebbe i servizi ambientali e poi, a partire dall’anno prossimo, anche acqua, trasporti e perfino servizi sociali. Un progetto che i segretari Mariano Massaro e Francesca Fusco bocciano sonoramente: “Conoscendo la metamorfosi che ha caratterizzato questa giunta comunale, ormai in totale antitesi con i proclami della campagna elettorale forieri di partecipazione dal basso e tutela dei beni comuni, non è difficile immaginare l’innesco del sistema good company/bad company, con la parte produttiva assegnata al privato di turno che si preoccuperà prioritariamente di realizzare profitto e i debiti a carico dei messinesi che continueranno a pagare salati servizi essenziali inesistenti per garantire le poltrone alla Giunta”.
Per l’Orsa il sindaco continua a barcamenarsi nelle contraddizioni che caratterizzano la sua legislatura, mortifica la tesi del suo assessore Luca Eller che ha definito “squilibrato” da 50 a 100 milioni di euro il vecchio piano di riequilibrio e rilancia la Messina Multiservizi che è elemento fondante di quel piano squilibrato.
“Tre anni di governo schizofrenici trascorsi nella propaganda mendace, con manifestazioni di piazza per qualche bus nuovo giunto a Messina grazie ai fondi intercettati anche da precedenti amministrazioni e al piano di rientro che, come l’ORSA denuncia da tempo, è una furbata del Direttore dell’ATM Foti a cui è stato garantito il minimo sacrificio durante la sua gestione e dopo i primi tre anni sono previsti tagli indiscriminati che riporteranno l’azienda all’emergenza stipendi. Già oggi si registrano le prime insolvenze con i lavoratori costretti a rivolgersi al giudice per ottenere diritti salariali negati e non è un caso se anche la “fiorente” ATM è stata inserita nel calderone Multiservizi insieme ad AMAM e al malato terminale Messinambiente” scrivono i due sindacalisti.
“Considerate le disastrose condizioni in cui versano le casse comunali, non serve a nulla riesumare soluzioni fantasiose se in tre anni non si è riusciti ad aggiustare i conti; con l’intervento dei privati “amici” si possono organizzare i giochi pirotecnici in occasione della Vara, ma non si può gestire una città di 250.000 abitanti lasciati senza acqua durante l’emergenza rifiuti”.
La segretaria Fusco aggiunge che l’amministrazione dovrebbe concentrarsi su soluzioni concrete e rapide per far uscire dall’emergenza rifiuti la città, creare una nuova società e non affidarsi al libro delle favole chiamato Multiservizi. “Il Piano di riequilibrio squilibrato e un eventuale previsionale 2016 con un taglio notevole nel sociale sono il risultato del mondo dei sogni narrato in questi tre anni, l’onore della verità non appartiene a tutti, soltanto ai rivoluzionari”.
Mariano, il re è nudo, ma sei l’unico a dirlo. Come è possibile? Evidentemente chi ha voce è dentro al cerchio magico ed i suoi interessi sono tutelati. Per cui perché dovrebbe protestare?
Mariano, il re è nudo, ma sei l’unico a dirlo. Come è possibile? Evidentemente chi ha voce è dentro al cerchio magico ed i suoi interessi sono tutelati. Per cui perché dovrebbe protestare?