La domanda per il progetto Home Care Premium scade il 27 dicembre. Sel interviene sulla necessità di istituire la figura del Garante per i disabili a Messina e sulla mancata applicazione dell’abbattimento delle barriere architettoniche. L'assessore Mantineo esprime solidarietà alla cooperativa "Progetto Vita" di Catania
Il progetto si chiama “Home Care Premium 2014”, finanziato dall’INPS gestione ex Inpdap, e prevede interventi di assistenza domiciliare in favore di dipendenti e pensionati pubblici, i loro coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado non autosufficienti. L’Inps, nei giorni scorsi, ha pubblicato l’avviso per l’adesione al progetto, finanziato dal Fondo credito e attività sociali, si pone l’obiettivo di attuare e sostenere finanziariamente percorsi funzionalmente ed economicamente sostenibili a supporto della non autosufficienza. Ma affinché i dipendenti e i pensionati pubblici possano fruire del servizio, è necessario che i Distretti Socio Sanitari tramite il Comune capofila o altro Comune del Distretto delegato, presentino domanda di adesione al Progetto Home Care Premium 2014, entro le ore 12 del 27 dicembre alla quale seguirà la formalizzazione dell’impegno tramite un accordo di programma da sottoscrivere con l’INPS.
Per questo motivo, e al fine di sollecitare l’adesione al programma i Comuni Capofila dei Distretti Socio-Sanitari della provincia di Messina (D 25 Lipari, D 26 Messina, D 27 Milazzo, D 28 Barcellona, D 29 Mistretta, D 30 Patti, D 31 S. Agata di Militello e D 32 Taormina), la Cisl insieme alle Federazioni della Funzione Pubblica e dei Pensionati ha scritto a tutti i sindaci dei comuni interessati.
“Vista l’importanza e la ricaduta del progetto sia sulle famiglie che hanno a carico disabili, sia sui lavoratori impegnati nel settore socio-sanitario – scrivono Tonino Genovese, Calogero Emanuele e Bruno Zecchetto – vi invitiamo ad aderire all’avviso, inviando domanda all’INPS, con senso di responsabilità proprio del ruolo istituzionale assegnato ai Comuni e ai Distretti socio-sanitari”.
Il Coordinamento provinciale di SeL Messina interviene sui disagi subiti dalle persone con disabilità nel territorio messinese. In linea con il documento politico approvato all’unanimità nel secondo Congresso provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Messina, la coordinatrice provinciale Daria Lucchesi chiede che “il Consiglio comunale approvi in tempi rapidi la figura del Garante della Persona con Disabilità e che si proceda all’applicazione in città dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), come stabilito dall’articolo 32 comma 21 della legge 41/1986 e ripreso dall’articolo 24 comma 9 della legge 104/1992”.
Sottolinea a sua volta Giovanni Tomasello, componente dell’Assemblea Provinciale di SeL e impegnato nell’ambito dei diritti dei disabili: “Si tratta di leggi nazionali completamente disattese a Messina. Esiste la legge regionale numero 47 del 10 agosto 2012, infatti, che ha previsto l’istituzione a livello regionale dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e dell’Autorità Garante della Persona con Disabilità. Mentre per la prima, a Messina, è stato già approvato il regolamento apposito nel luglio 2012, da parte del Consiglio comunale, della seconda non vi è traccia. Eppure la Regione aveva previsto che le due autorità garanti dovessero andare di pari passo, come dimostra la legge che regolamenta queste due materie”.
Stessa situazione di stallo si registra per i cosiddetti P.E.B.A., ovvero i Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, istituiti da una legge nazionale del 1986. “Piani che avrebbero dovuto essere adottati – aggiunge Giovanni Tomasello – entro il 28 febbraio 1987. In questo ambito scontiamo drammatici ritardi regionali, in realtà. Anche da qui passa la civiltà di una comunità, se tale vuole essere”. Di conseguenza, Sel Messina intende approfondire il problema dell’effettiva “applicazione di queste leggi a Messina e per tale motivo chiederemo un’audizione nella Commissione comunale preposta ai Servizi sociali”. La coordinatrice provinciale Daria Lucchesi chiederà anche un incontro con l’assessore al ramo Antonino Mantineo. In questo contesto, sarà fondamentale la collaborazione con le associazioni che si occupano dell’assistenza alle persone con disabilità. L’obiettivo è quello di pretendere, finalmente, il doveroso rispetto della normativa.
L'assessore alle politiche sociali, Nino Mantineo, infine, ha inviato alla cooperativa "Progetto Vita" di Catania, che è stata oggetto di un attentato, un telegramma di solidarietà. "Esprimo la mia personale solidarietà e lo sdegno per il vile attentato perpetrato nei confronti della vostra Cooperativa, nonché la preoccupazione per le conseguenze che potranno determinarsi a danno delle persone disabili che, con il servizio di trasporto, usufruiscono di un diritto essenziale. Confidiamo – conclude Mantineo – nelle indagini da parte delle forze inquirenti, e sin da ora riteniamo necessaria la costituzione di parte civile del Comune contro gli attentatori, che offendono e disprezzano la legalità ed i diritti delle persone con disabilità".