I due consiglieri comunali intervengono sui nuovi contratti per i lavoratori che prevedono 38 ore settimanali piuttosto che 36 e chiedono chiarimenti all'amministrazione. La Legacoop punta invece i riflettori sul pagamento diretto degli stipendi che il Comune ha messo in atto solo per alcuni lavoratori
Mentre si tenta di tornare di tornare alla normalità, mentre si spera ormai che ogni giorno sia quello giusto per poter mettere la parola fine ad una vicenda che si trascina da oltre un mese, saltano fuori nuove polemiche che rischiano di causare altri strascichi. A scrivere al Commissario Croce, al Dirigente dei Servizi Sociali De Francesco, alla Procura e alla Corte dei Conti, sono i consiglieri comunali Carmelo Conti e Tanino Caliò, i due consiglieri più contestati dalla Funzione Pubblica della Cgil soprattutto ai tempi della vertenza Futura. Conti e Caliò intervengono sulla questione dei nuovi contratti per i lavoratori del Servizio di Assistenza domiciliare anziani transitati nella cooperativa Europa dopo i nuovi bandi a trattativa privata che prevedono un monte ore settimanale di 38 ore, rispetto alle 36 dei vecchi appalti. I due consiglieri mettono a confronto il nuovo capitolato con quello vecchio sottolineando che non sono cambiati i parametri del servizio per quanto riguarda numero di assistiti e di personale. L’unica differenza sta in quelle due ore in più settimanali per ogni lavoratore. Ore a cui, per inciso, i lavoratori della Fp Cgil sono pronti a rinunciare per evitare che alcuni colleghi possano restare fuori dall’appalto. A prescindere da ciò Conti e Caliò vogliono sapere dall’amministrazione comunale se l’intenzione sia quella di trasformare, il contratto di lavoro del personale oggi in par -time, nella gestione dei servizi sociali, in full-time, come già avvenuto per i lavoratori interessati nei servizi di Casa di riposo per anziani “Casa Serena”, “Trasporto per portatori di handicap ai centri occupazionali-riabilitativi”, “Assistenza Domiciliare Anziani”, “Assistenza domiciliare alle famiglie dei portatori di Handicap”, al fine di non creare disuguaglianze lavorative. Ma soprattutto chiedono se l’aumento di queste ore possa causare un danno erariale alle casse del Comune.
Intanto un altro intervento si registra da parte della Legacoop che punta i suoi riflettori su un altro aspetto della vicenda servizi sociali: il pagamento diretto da parte del Comune degli stipendi ai lavoratori delle cooperative Nuova Presenza e Nuove Solidarietà. Nulla in contrario, per l’associazione che tutela la categoria, se non per ribadire che la stessa parità di trattamento meriterebbero anche i soci-lavoratori delle cooperative in atto in regola con l’Amministrazione. Legacoop ha già chiesto un incontro con il Commissario Croce per verificare se e quando verranno regolarizzate le fatture relative al servizio svolto dalle cooperative sociali ad oggi ferme al mese di ottobre 2012. “Appare, a prima vista, una violazione di par condicio fra i vari soci-lavoratori delle singole cooperative. Non si può non evidenziare il ruolo fin qui svolto da oltre un ventennio dalle cooperative. Crediamo che, in una fase delicata come questa, dove il lavoro viene sempre più a mancare, è molto importante rasserenare gli animi di chi ogni giorno esercita una funzione assai utile, che è quella di assistere categorie deboli, piuttosto che mettere in evidenza un sistema che a tratti non si vuol far funzionare. E’ pertanto utile, un incontro, così come richiesto, al fine di contribuire a migliorare i servizi sociali in città, magari concertando una partecipazione attiva ad un tavolo fra i vari soggetti, tra cui l’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni di Rappresentanza del movimento cooperativo”.
ohooooooooooo…ma ancora persistono….se le cooperative hanno seri problemi…è xchè sti xxxxx ci hanno mangiato a lungo…e adesso vogliono anche intromettersi nella 328??? Ve ne dovete stare alla larga…se nn volete vedere gesti eclatanti anche a Messina….nn può essere sempre festa x voi….Abbiamo e vogliamo anche noi i nostri diritti!!!