La cooperativa Azione Sociale si prepara a salutare la casa di riposo per anziani di Montepiselli. La coop Genesi ha vinto la trattativa privata per l'affidamento del servizio di gestione per i prossimi tre mesi mettendo sul piatto il 5,17% di ribasso. Tre le coop che avevano presentato un'offerta.
Cambio della guardia a Casa Serena. Dopo otto anni di gestione della cooperativa Azione Sociale di Giovanni Ammendolia la casa di riposo per anziani di Montepiselli è passata nelle mani della cooperativa Genesi di Giuseppe Busacca. Ieri l’aggiudicazione attraverso trattativa privata negli uffici del Dipartimento Servizi Sociali di Palazzo Satellite, adesso ci vorranno alcune settimane per espletare tutti i controlli e sancire il passaggio del testimone tra le due coop, probabilmente sarà necessaria una nuova proroga anche solo di 15 giorni per definire tutti i passaggi, visto che il 31 marzo scade l’ultima concessa ad Azione Sociale. In ballo c’è anche il futuro dei 12 lavoratori in esubero e dunque si dovranno mettere al posto giusto tutti i tasselli.
Di certo c’è che sarà la Genesi a gestire Casa Serena per i prossimi tre mesi, dopo la lunga era di Azione Sociale che si aggiudicò il servizio per la prima volta nel 2007 e che dopo l'ultima gara nel 2011 è andata avanti fino ad oggi a suon di proroghe.
Tre le cooperative che avevano presentato offerta alla trattativa privata bandita da Palazzo Zanca, oltre a Genesi e Azione Sociale anche la cooperativa Nasce un sorriso, esclusa però per carenza documentale. A contendersi la gestione di Casa Serena dunque la storica Azione Sociale e la Genesi che nei recenti affidamenti dei servizi sociali comunali si è rivelata come una sorta di “asso piglia tutto” , riuscendo ad aggiudicarsi anche tutto il servizio di assistenza domiciliare anziani, il trasporto nei centri riabilitativi e il trasporto disabili in 14 Comuni finanziato dalla legge 328. Genesi ha vinto presentando un ribasso del 5,17% contro il 4,85% di Azione Sociale ed entrambe hanno tenuto in considerazione gli oneri per la sicurezza.
Una trattativa privata per l’affidamento della struttura per soli tre mesi, costo del servizio 399.085,96 euro, di cui 275.335,96 come spesa irriducibile quale oneri per il personale, indennità varie e convenzioni, non soggetta a ribasso, e 123.750,00 euro per oneri relativi alle spese generali di gestione che invece sono l’importo a base d’asta.
Il bando prevede una pianta organica da 40 lavoratori, dichiarandone dunque 12 in esubero: 1 direttore, 1 economo, 1 assistente sociale coordinatore, 1 assistente sociale, 1 infermiere professionale, 2 cuochi, 1 animatore qualificato, 1 autista, 3 addetti alla centrale termica, 2 operai manutentori specializzati, 21 ausiliari, 3 portieri, 2 addetti alla lavanderia. Tutti a 38 ore settimanali. Sono queste le figure ritenute necessarie «in considerazione delle dimensioni e caratteristiche, dei lavori attualmente in corso, nonché della complessità e varietà delle prestazioni, al fine di garantire un'elevata qualità del servizio erogato». Una ripartizione del personale che già nelle scorse settimane aveva sollevato alcune perplessità poiché stride con alcuni servizi che poi vengono inseriti nelle attività che il Comune chiede di garantire, come il segretariato sociale, l’assistenza infermieristica h24, il servizio giornaliero di giardinaggio.
I giochi però sono fatti. Adesso i riflettori restano concentrati sui 12 che nel giro di dieci giorni potrebbero ritrovarsi senza più un lavoro dopo una vita trascorsa a Casa Serena.
Francesca Stornante
