La presidente e rappresentante legale della cooperativa, Flavia Ioppolo, ha inviato una nota in cui spiega il perché della mancata partecipazione al tavolo di confronto. Per fare chiarezza si dice pronta a ricorrere all’autorità giudiziaria. Rottura fra i sindacati
L’incontro iniziato questa mattina alle 11 tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione comunale, su richiesta della Fp Cgil, si è concluso nel primo pomeriggio. Un confronto protrattosi a lungo che fa ben capire quanto la situazione del settore servizi sociali si presenti complicata. A “saltare” il tavolo della trattativa, proprio “colei” che secondo l’oggetto di convocazione ne sarebbe dovuta essere “protagonista”: la Cooperativa Nuova Presenza. A motivare l’assenza, in una nota inviata all’assessore Caroniti e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, la presidente nonché rappresentante legale, Flavia Ioppolo.
Nel darvi notizia delle ragioni che hanno spinto la Cooperativa a non prendere parte all’incontro, e rispetto alle quali non entriamo nel merito, non possiamo però non evidenziare un dato che conferma, come detto all’inizio, quanto sia difficile da sbrogliare la matassa servizi sociali. La dottoressa Ioppolo, infatti, ha spiegato di ritenere superata la propria presenza perché “le problematiche relative al pagamento degli stipendi dei lavoratori sono già state più volte manifestate a codesta amministrazione, anche mediante atti extragiudiziali e sono imputabili esclusivamente all’inadempimento agli obblighi contrattuali assunti dal Comune di Messina”. L’immagine è sempre la stessa: il cane che si morde la coda. Per la rappresentante della Cooperativa, dunque, la situazione è assolutamente chiara: la responsabilità ricade solo sulle “spalle” di palazzo Zanca. Che da parte propria però rispedisce le accuse al mittente: il Comune ha infatti liquidato fatture per due mensilità, ma i lavoratori, come confermato anche dai sindacati, attendono ancora gli stipendi relativi ai mesi di aprile. Problema quest’ultimo, che non attiene solo a Nuova presenza ma anche a Faro85 e Azione Sociale.
La presidente Ioppolo, certa, dunque, della bontà del proprio lavoro, esprime parecchio rammarico rispetto ai tentativi “di screditare l’operato di Nuova Presenza e di chi la rappresenta”. Ciò per via delle “dichiarazioni pregiudizievoli rilasciate prima dell’incontro, che arrecano alla cooperativa medesima ed ai suoi amministratori, notevoli danni morali e materiali. Oltre a creare un clima di profonda ostilità”. Un chiaro riferimento al comunicato diffuso venerdì dalla Fp Cgil, che nel richiedere la convocazione del confronto, ha effettuato una panoramica generale sullo stato dei servizi sociali in città: Non mancando citare il paradosso del SAD, il Servizio Assistenza Domiciliare, vinto da un’ATS composta da Nuova Presenza, Faro 85, Azione Sociale e Nuove Solidarietà. “Quest’ultime cooperative – afferma la Fp Cgil – pur in possesso della disponibilità economica, sono costrette a ritardare il pagamento degli stipendi ai lavoratori, a causa dei ritardi nei pagamenti da parte della cooperativa Nuova Presenza”. Accuse da cui però la coop. si dissocia. Anche per questo, la dottoressa Ioppolo nella lettera in cui annuncia la propria assenza, ha spiegato di stare valutando “l’opportunità di adire le competenti autorità giudiziaria al fine di fare chiarezza su quanto emerso”. Tra tanto caos, insomma, il desiderio di fare chiarezza è comune. E tuttavia, la strada per poter raggiungere l’obiettivo è tutta il salita. Lo dimostra, in tal senso, la “rottura” del fronte sindacale. Mentre, infatti, i lavoratori aderenti alla Fp Cgil che attendono di essere pagati, sono pronti, come annunciato dal segretaria Clara Crocè e come confermato anche oggi, a stoppare i servizi relativi al a partire dal 1.luglio, coloro che afferiscono a Uil e Cisl sono invece decisi a seguire la strada della mediazione. La Cgil, al contrario, che ha ribadito all’assessore Caroniti la necessità di adottare provvedimenti contro la cooperativa inadempiente, compresa l’eventuale rescissione del contratto, si è detta pronta, qualora la situazione non si sblocchi, a presentare decreti ingiuntivi contro Nuova Presenza. Da parte propria l’amministrazione che conferma di stare valutando la possibilità di porre fine al rapporto contrattuale, evidenzia, tuttavia, come all’intendimento politico si deve accompagnare un’iter legale e burocratico che prevede dei tempi non certo brevi. (E.DEP.)