L’assessore Mantineo ha incontrato il dirigente ai Servizi sociali Bruno e il ragioniere generale Cama per evitare di andare incontro ad uno stop dei servizi, come accadde lo scorso anno. Non ci sono invece novità per i 4,5 milioni di fondi Pac che rischiano di andare in fumo.
Nessun rischio per i servizi sociali. Almeno per il prossimo mese. Nelle ultime settimane si era fatto sempre più concreto l’incubo di un’interruzione dei servizi per la mancanza di copertura economica. In questo momento infatti, aspettando le tante attese nuove gare d’appalto, si continua ad operare in regime di proroga e in assenza del bilancio di previsione 2014 per Palazzo Zanca è impossibile procedere a nuovi impegni di spesa. In pratica i soldi a disposizione sono gli stessi di quelli spesi nel 2013, ma non bisogna dimenticare che proprio lo scorso anno ci fu un lungo stop dei servizi durato circa tre mesi durante la gestione commissariale targata Luigi Croce. Per questo motivo nel 2013 furono destinati meno soldi ai servizi sociali. E adesso si rischia di pagare le conseguenze. Già dal 1 settembre si rischiava di andare incontro ad una nuova interruzione dei servizi che però per fortuna sembra essere stata scongiurata.
E’ quanto è emerso dalla riunione di ieri sera tra l’assessore ai Servizi Sociali Nino Mantineo, il Dirigente ai Servizi SocialiGiovanni Bruno e il ragioniere generale Antonino Cama. Lo ha assicurato l’esponente della giunta Accorinti al termine dell’incontro, spiegando che tutti i servizi attualmente attivi continueranno ad essere garantiti in regime di proroga con risorse da reperire tra le voci di spesa del Dipartimento Servizi Sociali. Tutto ciò in attesa del voto sul bilancio di previsione per potrebbe finalmente rimpinguare i vari capitoli di spesa da destinare ai servizi, ma soprattutto in attesa dell’aggiudicazione delle garebandite nei mesi scorsi. Per chiudere tutte le procedure ci vorranno almeno altri due mesi, quindi il problema si ripresenterà a ottobre. Intanto però una “pezza” è stata messa, le migliaia di anziani, bambini, disabili che beneficiano dei servizi assistenziali non subiranno alcuna conseguenza e per i lavoratori impiegati non ci saranno momenti di passione come quelli vissuti lo scorso anno.
Non si è invece ancora sbloccata la vicenda dei fondi Pac che il Comune rischia di perdere dopo esser riuscito ad intercettare i finanziamenti. Si tratta di circa 4,5 milioni di euro da impiegare in servizi destinati ad anziani non autosufficienti e ad interventi strutturali in alcuni asili comunali. Nelle scorse settimane una nota del dirigente Bruno aveva spiegato i motivi per cui Messina quasi certamente manderà in fumo questi fondi: impossibilità di anticipare e rendicontare le spese ammesse a finanziamento (vedi articoli correlati). Ancora oggi il problema non è stato risolto, l’assessore Mantineo però ribadisce che non si tratta di una difficoltà solo messinese ma che riguarda altri Comuni. “Quello dell’anticipazione è un sistema troppo complicato che il Comune non può sostenere, busseremo alla porta della Regione per capire se ci sono i margini per cambiare i criteri che ci penalizzano e lo faremo insieme agli altri amministratori del distretto D26 che si trovano nelle nostre stesse condizioni” ha spiegato Mantineo.
Francesca Stornante