Tutti contro i Revisori, replica la Santisi: "Polemica sterile, senza bilanci proroghe necessarie"

Tutti contro i Revisori, replica la Santisi: “Polemica sterile, senza bilanci proroghe necessarie”

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Tutti contro i Revisori, replica la Santisi: “Polemica sterile, senza bilanci proroghe necessarie”

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giovedì 13 Ottobre 2016 - 23:31

Ha scatenato un vespaio di polemiche la relazione in cui i Revisori dei Conti hanno definito illegittima e contro la normativa la gestione in proroga continua dei servizi sociali. Piccata replica dell'amministrazione comunale a firma dell'assessore Santisi e del dirigente Zaccone. Attacchi anche dal fronte sindacale con l'entrata a gamba tesa della Cisl Fp.

Tutti contro i Revisori dei Conti del Comune. La loro colpa? Aver espresso un parere, seppur la materia non fosse di loro stretta competenza, sulla gestione dei servizi sociali messinesi. Una verifica fatta su richiesta della I Commissione Bilancio si è trasformata in un vespaio di polemiche che stanno facendo scagliare tutti contro l’organo contabile che si è permesso, così almeno appare dal tono delle reazioni, di mettere bocca sul modus operandi dell’amministrazione Accorinti, stigmatizzando il continuo ricorso alle proroghe e bollando come illegittimo e fuori norma questo sistema che non rispetta la vigente regolamentazione sugli appalti pubblici.

Dal fronte sindacale la prima voce che si è levata per contestare il parere dei Revisori è stata quella della Fp Cgil. Adesso è arrivata anche la replica ufficiale dell’amministrazione che esordisce definendo “sterile” la scaturita a seguito della relazione dei Revisori dei Conti sulla legittimità delle proroghe dei servizi sociali. L'amministrazione comunale difende a spada tratta la gestione del settore e conferma le sue scelte di priorità per tutte le fasce deboli della popolazione.

«Il Collegio dei Revisori dei Conti, come ammesso dallo stesso, non ha specifica competenza ad entrare nel merito della legittimità dei provvedimenti dirigenziali inerenti le proroghe operate dall’Amministrazione. L’assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi, e il dirigente delle Politiche Sociali, Domenico Zaccone, nel corso delle numerose sedute della VI Commissione consiliare, hanno avuto modo di chiarire che il ricorso alla proroga scaturisce non certo dalla mancata programmazione da parte del Dipartimento, come previsto dalla delibera ANAC cui i revisori fanno riferimento, bensì dalla mancanza dello strumento finanziario del bilancio previsionale che non ha consentito l’avvio delle relative gare». Ed è proprio questo il punto su cui batte l’amministrazione: «Qualora il Comune avesse deciso di effettuare mere proroghe in presenza di un bilancio di previsione, allora il richiamato parere dell’ANAC sul loro divieto avrebbe un senso. Nel caso specifico dei servizi sociali, la legittimità delle proroghe sta nella natura dei servizi erogati. Infatti si tratta di servizi obbligatori per legge, i cui affidamenti non sono in contrasto con la normativa sugli appalti. E’ evidente che questa Amministrazione ha optato per l’opportunità della proroga, perché ha scelto di non interrompere i servizi. Questo significherebbe, in particolare, non garantire più l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili con i relativi servizi di trasporto, asili nido e centri per l’infanzia e l’adolescenza, come gli altri servizi previsti dalla legge».

Motivazioni che per l'Amministrazione reggono la scelta di questa strategia tanto da invitare alla prudenza nelle dichiarazioni: «Rigettiamo fortemente il concetto che si è agito al di fuori delle regole ed esortiamo a non perdere di vista il cittadino e i suoi diritti nel gioco della politica che utilizza il paradigma della contrapposizione a tutti costi e che nel caso specifico delle politiche sociali richiama ad un senso di profonda responsabilità, nei confronti del cittadino/utente e dei lavoratori».

Una posizione che viene difesa anche dalla Cisl Fp che risponde ai Revisori e alla I Commissione parlando di “uscita sterile e inopportuna”. Il segretario Calogero Emanuele spiega anche perché: «Sappiamo tutti le motivazioni per cui si è dovuto dare luogo alle proroghe dei Servizi sociali e il motivo principale è legato alla mancata approvazione del bilancio di previsione. Quindi le proroghe rappresentano una strada obbligata che certamente non è il massimo ma è in questo momento è l'unica soluzione. Parliamo – ricorda Emanuele – di servizi essenziali ed obbligatori rivolti a fasce deboli come anziani, minori, disabili, famiglie meno abbienti».

La Cisl Fp evidenzia ancora una volta come il sistema vada rivisto nella sua complessità, partendo dal suo riordino. «E questo – sottolinea Emanuele – deve riguardare anche l'utilizzo in maniera sinergica e ragionata di tutte le risorse disponibili».

Il sindacato ricorda anche di aver presentato da tempo, forse anche troppo tempo, proposte e suggerimenti che però ad oggi sono rimaste inascoltate. «Purtroppo, oggi, l’unica strada percorribile sono le proroghe e la ricerca delle risorse mancanti per dare copertura piena anche per il 2017 dando vita, chiaramente, ai nuovi bandi, ma solo dopo l'approvazione del bilancio. E su questo – conclude Emanuele – aspettiamo che entro il prossimo 21 ottobre ci diano risposte gli assessori Eller e Santisi».

F.St.

2 commenti

  1. MessineseAttenta 14 Ottobre 2016 10:56

    In questo modo si continua a dare soldi pubblici agli amici. Si proroga il vecchio appalto e si fanno felici i soliti.

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  2. MessineseAttenta 14 Ottobre 2016 10:56

    In questo modo si continua a dare soldi pubblici agli amici. Si proroga il vecchio appalto e si fanno felici i soliti.

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