Un solo ufficio postale a Cumia. E si teme chiuda anche quello

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mercoledì 17 Aprile 2013 - 07:56

Il consigliere comunale Domenico Guerrera e il presidente dell’Associazione Culturale Monte Cumia e Valle Camaro Francesco Zaccone hanno scritto al commissario Croce ed al prefetto Trotta per chiedere di far rispettare gli orari di apertura degli uffici periferici

L’Ufficio Postale a servizio dei villaggi di Cumia Inferiore e Superiore, a seguito della privatizzazione, opera due volte per settimana (martedì e venerdì) e ciò costituisce già un grosso handicap per i residenti. Ma il problema più grosso è che spesso rimane chiuso anche in questi due giorni.

A segnalarlo è il consigliere comunale Domenico Guerrera insieme al presidente dell’Associazione Culturale Monte Cumia e Valle Camaro Francesco Zaccone.

“Alcuni residenti – raccontano – si sono trovati a ad aspettare inutilmente, venerdì e martedì scorso, l’apertura dell’Ufficio, dovendo ritornare nelle loro abitazioni, senza aver potuto effettuare alcun tipo di operazione, che in molti casi era mirata al prelievo di contante per affrontare le spese quotidiane, soprattutto da parte degli anziani che, per paura di essere derubati, prelevano la pensione a piccole somme, secondo le proprie esigenze. Anziani che non hanno la possibilità di spostarsi nel centro cittadino e che si sono rivolti a noi per sensibilizzare le istituzioni”.

L’ufficio postale di Cumia Inferiore è a servizio anche di Cumia Superiore e la paura dei residenti è che la chiusura che si protrae da oltre una settimana sia il preludio della chiusura definitiva dell’importante Ufficio.

Guerrera e Zaccone hanno scritto al prefetto Trotta ed al commissario Croce per chiedere di attivarsi per far rispettare gli orari di apertura dell’Ufficio Postale di Cumia e di quelli delle estreme periferie della città.

2 commenti

  1. liliana parisi 17 Aprile 2013 09:18

    Togliere i servizi essenziali,come l’ufficio postale, a pensionati anziani è dimostrazione di insensibilità.Se si vuole risparmiare, lo si faccia tagliando altri sprechi, come uffici postali cittadini molto vicini tra loro,magari in locali in affitto a caro prezzo

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  2. puzza di bruciato 17 Aprile 2013 10:31

    Lo ripeto da un pò, basta ritirare tutte le somme versate nei libretti che le poste immediatamente fanno marcia indietro(lo hanno fatto in tantissime parti d’italia ed è riuscito). Le poste ormai non sopravvivono più con gli incassi delle commissioni sui bollettini postali ecc., ma vivono con le somme depositate e bloccate nei libretti o titoli vari… quindi…..

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