Il Gup Maria Vermiglio ha rinviato a giudizio sei imputati dell'inchiesta sulla gestione amministrativa dell'Atm che a novembre aveva fatto scattare cinque clamorosi arresti. Davanti al giudice monocratico dovrà comparire il 15 ottobre anche il d.g. dell'azienda l'ing.Claudio Conte. Sei i proscioglimenti, tre le posizioni stralciate per difetto di notifica
Si è conclusa con sei rinvii a giudizio l’udienza preliminare dell’inchiesta sulla gestione dell’Atm che a novembre aveva portato all’arresto di cinque persone da parte dei carabinieri. Il gup Maria Vermiglio ha rinviato a giudizio al 15 ottobre prossimo davanti al giudice monocratico il direttore generale dell’azienda Claudio Conte, Giuseppe Lampi, Francesco Lisa, Salvatore Orlando, Salvatore Zaccone e Antonio Cardia.
Stralciata per difetto di notifica la posizione di Carlo Caruso, Antonino Carpita e Vincenzo Maimone. Il Gup ha dichiarato il non luogo a procedere per gli altri sei imputati. L’inchiesta della Procura ipotizzava truffa ai danni della Regione e dell’Agenzia delle Dogane, «indotte», a fornire all’Azienda trasporti maggiori contributi pubblici, attraverso la presentazione di false attestazioni sui chilometri effettuati dagli autobus a Messina, aumentandoli rispetto a quelli effettivamente percorsi.