Tanta ironia sugli amministratori locali. Apprezzata la qualità dei carri allegorici (sette) e delle coreografie che hanno coinvolto centinaia di giovani provenienti da diversi paesi del comprensorio. Impeccabile l'organizzazione e, soprattutto, il servizio dei vigili urbani e dei carabinieri
S. TERESA. Che spettacolo. Che festa. Il Carnevale dello Jonio coinvolge tutti: bambini, giovani e… anziani. Santa Teresa di Riva è il palcoscenico ideale per una manifestazione cresciuta negli anni sensibilmente. Sia in termini di partecipazione e presenze quanto di qualità. Il Carnevale dello Jonio ha mobilitato per la preparazione centinaia di persone di diversi Comuni jonici: S. Teresa, Furci, Mandanici e Nizza. Decine di giovani si sono cimentati per la realizzazione dei carri, di buona fattura e molto graditi dal pubblico. Centinaia i partecipanti alle coreografie. Per lo più ragazzi e ragazze. “Ci siamo incontrati per tante sere – spiega una di loro – per mettere a punto i balli. Un momento di aggregazione sana, un’occasione per fare nuove amicizie e, soprattutto, un motivo per valorizzare molti giovani e dare un senso a tante serate. Che il più delle volte sono virtuali…”.
I costumi sono curati, la musica scelta con cura. Le voci affidate a persone che si sono già cimentate dietro un microfono. Ma non solo. Ci sono poi gli addetti alla guida dei carri, dei mezzi che trasportano le casse per le coreografie. Quanto lavoro dietro ogni carro. Ci sono anche i maestri che hanno forgiato le forme di cartapesta per mettere su l’opera. Perché di opere si tratta. Le migliaia di persone riversatesi a S. Teresa hanno apprezzato. I consensi sono elevati. E’ piaciuta l’ironia elegante sui politici locali. Cateno De Luca, il sindaco di S. Teresa di Riva, è il più gettonato. Ci sono gli omologhi di Furci e S. Teresa, Sebastiano Foti e Rosanna Fichera. Non manca Danilo Lo Giudice, attuale vice di Cateno De Luca, già candidato a sindaco alle ormai prossime amministrative di primavera.
Sono venuti da tutti i paesi del comprensorio per assistere alla sfilata, da Scaletta a Letojanni, da Taormina. Ed anche da Messina. La kermesse è aperta dalla storica Banda i l’umbrillara di Scaletta Zanclea. Un pezzo di storia del carnevale jonico. Impeccabile l’organizzazione. Si sino visti i vigili urbani finanche sulla Circonvallazione a dirigere il traffico, intenso. Non si trovava un posto auto in tutto il perimetro urbano. Torrevarata compresa. Il sindaco Cateno De Luca sta in mezzo alla gente. Gongola per il successo. In questa kermesse ha investito 42mila euro. “Tutti biniditti” taglia corto il titolare di un bar: “Il nostro paese rischia di morire, De Luca l’ha rivitalizzato. E nelle casse dei nostri esercizi commerciali in queste occasioni entrano soldi. Almeno – conclude – possiamo pagare qualche tassa”.
C’è grande entusiasmo e divertimento dopo la delusione di domenica scorsa, quando la pioggia ha guastato la festa con il rinvio della prima sfilata, da Bucalo a Barracca. L’esordio è stato rinviato al martedì. Domenica si replica, da piazza Mercato a Bucalo. “Siamo soddisfatti per la splendida riuscita di questo evento – taglia corto il vicesindaco, Danilo Lo Giudice -. La presenza dei carri provenienti dai Comuni viciniori ha arricchito ulteriormente la manifestazione, che quest'anno ha raggiunto un livello altissimo, con una straordinaria presenza di pubblico, proveniente da tutta la provincia. Tutto è riuscito al meglio grazie all'ausilio delle forze dell'ordine – prosegue Lo Giudice – con il nostro corpo di vigili urbani guidato dal comandante Mangiò ed i carabinieri con in testa il comandante La Monica che hanno vigilato con discrezione lungo tutto il corso. E poi i volontari della Protezione civile che hanno scortato i carri insieme ai nostri operai dell'ufficio tecnico e ai volontari della croce rossa, presenti come ogni anno. Un ringraziamento finale va ai carristi – conclude Lo Giudice – per l'impegno e la dedizione che ogni anno mettono in questa bellissima tradizione che oggi sempre più pone il nostro Comune quale punto di riferimento della riviera Jonica”.
I carri sono in tutto sette. Apre quello della Pro loco di Furci presieduta Manuele Spadaro: “Dalla padella alla brace”, una sintesi dell’attuale momento politico a livello nazionale e locale. Due i carri dedicati al “Magico mondo di Disney”: quello della S. Famiglia di S. Teresa di Riva (curato dall’associazione “Asd Riviera jonica” presieduta da Carmelo Cicciò) e quello della Pro loco di Nizza di Sicilia, rappresentata da Angelo Parisi. “Sulle ali del Nisi” è l’opera sulle bellezze dell’omonima vallata che ha realizzato la Pro loco di Fiumedinisi presieduta da Valentina Cascio. Sparagonà-A18, altro carro di S. Teresa curato dall’associazione “Si può fare” presieduta da Rossella Sturiale si è ispirato a “Clash Royale”. Anche in questo caso il tema è lo scontro tra politici, con riferimento alla politica locale e nazionale.
L’Asd Puma club presieduta da Sivio Satti ha curato il carro del quartiere Bucalo (S. Teresa): “Dolce e Sicilia”, un richiamo alla casa di moda Dolce e Gabbana con tipicità siciliane. Mandanici con l’associazione “La Fonte” (presidente (Carmelina Ciatto) sarà presente con “A-Social”, ispirato al mondo dei social network. Alle tre associazioni di S. Teresa partecipanti, in rappresentanza dei quartieri di Sparagonà, Bucalo e Sacra Famiglia, e alla Pro Loco di Furci si sono aggiunte quest’anno le Pro Loco di Nizza e Fiumedinisi e l’associazione “La Fonte” di Mandanici. Cala la sera. E con essa il sipario sulla sfilata dei carri. Ma domenica, tempo permettendo, si torna in pista.
Carmelo Caspanello