"Sfratti zero - vuoti zero, meno alloggi privati e più case popolari a Messina"

“Sfratti zero – vuoti zero, meno alloggi privati e più case popolari a Messina”

Ilaria Mangano

“Sfratti zero – vuoti zero, meno alloggi privati e più case popolari a Messina”

mercoledì 23 Ottobre 2024 - 15:15

L'Unione inquilini: "La Casa dello Studente potrebbe dare posti letto alle famiglie e agli studenti che sono a basso reddito"

MESSINA – Anche quest’anno Messina si mobilita per la tredicesima giornata “Sfratti- zero”, in concomitanza alla campagna “Vuoti- zero”, promossa a livello nazionale dal Social Forum dell’Abitare. L’obiettivo principale della campagna è quella di denunciare la presenza di immobili, pubblici e privati, abbandonati nel nostro territorio, evidenziando come potrebbero essere riutilizzati attraverso pianificazioni e investimenti.

“Lavoro, diritto all’abitare e diritto allo studio”

“Ogni anno a Messina facciamo questa iniziativa. Non solo qui ovviamente, ma in tutte le città per rivendicare la necessità di sfratti zero nelle città. Per fare questo bisogna, sicuramente, attivare politiche abitative strutturali. Oggi siamo qui insieme all’Unione degli inquilini (Udu) e al Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (Sunia) perché, secondo noi, sono collegati tre fattori: lavoro, diritto all’abitare e diritto allo studio. La maggior parte delle famiglie utilizzano il 40-50 per cento circa del proprio reddito per mantenere la propria casa con l’affitto. Per non discutere delle famiglie più povere, anche più della metà” – a dirlo Antonio Currò, segretario dell’Unione inquilini di Messina.

“La Casa dello studente? Un vuoto materiale”

Circa due milioni di famiglie sono in stato di povertà e di, queste, circa un milione sono in affitto. I dati sono allarmanti. Il segretario ci spiega che “a Messina ci sono 89 sfratti eseguiti con la forza pubblica nel 2023 e questo significa che viene eseguito uno sfratto ogni quattro giorni, tutto sommato in linea con il 2022. Abbiamo 4.000 richieste di esecuzione di sfratto e questa cosa ci preoccupa fortemente, anche a fronte del fatto che ci sono circa 18.000 case private vuote sfitte, secondo l’ultima indagine di SoloAffitti . Il sindaco De Luca tempo fa ci disse che ci sono 20.000-30.000 case vuote in città e, in più, ci sono quelli che noi definiamo i vuoti materiali. La Casa dello Studente rappresenta, ovviamente, un vuoto materiale. Questa struttura potrebbe dare posti letto alle famiglie e agli studenti che sono a basso reddito. Una città con 300 posti letto ma 9 mila studenti fuori sede è francamente inaccettabile e questo rappresenta non solo un vuoto materiale ma politico, amministrativo e istituzionale”.

Nel frattempo, il consigliere del Cda dell’Ersu, il professore Giuseppe Bottaro, ha annunciato che la svolta, per la Casa dello studente, è vicina. Con una ristrutturazione in vista.

“Più case popolari”

Zero sfratti e meno posti abbandonati, è questo il messaggio che si vuole mandare: “Molti edifici vuoti possono essere riconvertiti, rigenerati. Vuoti pubblici possono essere riconvertiti e rigenerati attraverso una pianificazione, una progettazione oculata per essere destinati poi all’abitare, alle famiglie che hanno bisogno. Noi speriamo che nel prossimo bando, cioè questo che a breve speriamo l’amministrazione emani, ci sia la materia prima, ovvero le case perché stanno acquistando alloggi sul mercato attraverso il finanziamento Pinqua. Meno alloggi privati messi sul mercato a prezzi esorbitanti e più case popolari” – specifica Antonio Currò.

“No al ddl sicurezza”

A Messina, giorno 26 ottobre alle ore 17:00 partirà un corteo, da Largo Seggiola, contro il ddl 1236 (Decreto sicurezza). Currò ha sottolineato: “Questa giornata si inserisce nel solco di una serie di iniziative che poi sfociano nella manifestazione del 26 ottobre contro il DL1236, quello che inasprisce le pene per coloro che occupano o che, in qualche maniera, sono complici di occupazioni abitative innalzando le pene da 2 a 7 anni insomma, contro tutto il pacchetto sicurezza. Capite bene che se questa cosa succedesse, se attivassero questa cosa per tutti gli occupanti sarebbe un disastro. L’abbiamo segnalato anche in Commissione alla Camera e al Senato con la nostra segretaria”.

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2 commenti

  1. Smettiamola Messina ha troppi edifici di case popolari, ed i miei amici architetti che vengono da ogni parte d’Italia per lavoro a Messina, quando chiedo loro come la trovano ? Mi dicono “Un misto urbanistico tra edilizia popolare e privata”, cosa che li stupisce è che le case popolari sono soprattutto nelle zone centrali.
    Molti mi dicono tutto quello che potrebbe essere abbattuto dovrebbe essere mirato a riavere il terreno venderlo ai privati per progetti qualitativamente di edilizia di pregio ed i soldi ricavati investirli nell’edilizia popolare a costo zero.
    Di case sfitte a Messina troppe, affittuari paganti quanti ?

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  2. Il rischio di trovarsi con inquilini morosi che occupano gli immobili per anni senza pagare locazione , condominio e utenze è molto alto. In questi casi, i proprietari devono anche affrontare i costi legali dello sfratto, pagare le tasse , per trovarsi poi con appartamenti devastati. Per questi motivi i privati non offrono case in affitto , è il risultato di leggi e procedure totalmente a vantaggio dei morosi e degli occupanti abusivi.

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