Dalla sua pagina Fb , il sindaco lancia una nuova bomba. E restando in tema di risanamento denuncia l’immobilismo dell’amministrazione Accorinti, a causa del quale somme destinate a Messina sono rimaste bloccate a Palermo
«Scovati 19 appartamenti del Comune in uso all’Amam e 10 in possesso dell’Iacp in gran parte occupati abusivamente». Dalla sua pagina facebook, il sindaco Cateno De Luca lancia una nuova bomba, denunciando che «questa storia dura da oltre cinque anni»
«Migliaia di famiglie– scrive il primo cittadino – attendono le case e vivono nelle baracche ed il Comune non si preoccupa di far sgomberare i propri immobili occupati abusivamente anche da dipendenti o eredi di ex dipendenti AMAM già condannati alla restituzione degli immobili ed alcuni di questi devono anche restituire 20 mila euro a testa all’ AMAM».
«Su otto immobili dell’IACP– continua – tre sono occupati abusivamente e nessuno si è curato di procedere allo sgombero».
Il sindaco fa sapere di aver intanto avviato « le procedure di immediato sgombero per assegnarle alle sei famiglie di Camaro San Paolo».
Restando in tema di risanamento, sempre dalla sua pagina Facebook, De Luca denuncia l’immobilismo dell’amministrazione Accorinti, a causa del quale somme destinate a Messina sono rimaste bloccate a Palermo.
«Volete sapere perché la Regione non ha più accreditato risorse al comune di Messina negli ultimi cinque anni ? Perché il Comune di Messina non ha più trasmesso i rendiconti e non ha speso le somme già accreditate».
«Negli ultimi 5 anni – spiega De Luca – infatti è’ stata accreditata la somma di soli € 753.934,92 il 9 maggio 2016 mentre sono rimasti fermi nel cassetto della regione € 66.669.237,73»
«Dopo venti giorni di ricognizione siamo riusciti a fare anche questo atto che la Regione chiedeva da oltre cinque anni»
«In definitiva – conclude De Luca – la Regione deve dare al comune di Messina circa 148 milioni di euro (81 milioni mancanti dalla originaria assegnazione e 67 milioni di somme non spese)».
19 pochi sono.Ci sono quelli che non avevano diritto 30 fa ad avere la casa popolare e pagano affitti da fame e non come detta la legge.
MITICO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi ricorda le memorabili lamentele accorintiane su “quelli che c’erano prima”.