Torna in riva allo Stretto dopo 15 anni lo spettacolo dei record: 15 milioni di spettatori nel mondo ed oltre 4.500 repliche. Messina e Palermo le ultime tappe.
E’ la settimana del Notre Dame de Paris che torna a Messina a distanza di quindici anni con il cast del debutto riunito per l’ultima volta. Stesso luogo del 2002, la cittadella fieristica, per un approdo in Sicilia che si annuncia già trionfale. Ad organizzare l’evento in programma nella città dello Stretto dal 28 al 30 giugno il produttore David Zard con l’imprenditore Giuseppe Rapisarda.
Lo spettacolo dei record, già tornato in Sicilia la scorsa estate con una sola tappa da sold out, al Verdura di Palermo, ha fatto registrare solo In Italia 3.5 milioni di spettatori, oltre 1200 repliche all'attivo, toccando 46 città per un totale di 135 tappe. In tutto il mondo l'opera ha superato i 15 milioni di spettatori con oltre 4500 repliche rappresentate. Dopo aver girato l’Italia per il tour del ritorno adesso la tappa messinese, quindi nuovamente Palermo.
“Sono nato a Tripoli, Messina è sempre stata la prima tappa di approdo dei miei viaggi – ha dichiarato a fine maggio in conferenza stampa a Messina David Zard -. Essere qui ha dunque per me un valore diverso: in questa occasione ho trovato la giusta collaborazione per tornare a proporre uno spettacolo che ha fatto la storia del teatro in Italia. Le vere problematiche, tuttavia, nascono sempre dalla mancanza di strutture idonee, impasse che ci costringe a costruire arene provvisorie ad hoc: in Italia non c’è più la volontà di realizzare nuovi spazi per la cultura, le varie carenze ci costringono ad aumentare il prezzo dei biglietti con il rischio di emarginare dagli eventi culturali una grossa fetta di popolazione. Il futuro di tantissimi giovani passa dagli investimenti in questo settore: inutile parlare di PIL se non si ragiona su un diverso tipo di programmazione politica”.
La sinergia con le istituzioni nasce, nel caso di Messina, dal supporto strategico offerto dal deputato regionale Nino Germanà e dalla disponibilità mostrata dal presidente dell’Autorità portuale De Simone. Anche il Comune ha dato disponibilità per l’organizzazione dell’evento.
Questa sarà l’ultima occasione per poter assistere allo spettacolo dei record e vedere in scena quello che è stato definito il “miglior Quasimodo del mondo”, Giò Di Tonno, ma anche Vittorio Matteucci (Frollo) e Graziano Galatone (Febo). Messina e Palermo sono infatti le ultime tappe di un percorso che si prenderà una pausa di almeno 3 anni dopo aver girato il mondo ed incantato le platee con i brani di Cocciante e la storia di un amore disperato, intenso, doloroso, di una carrellata di emozioni che s’intrecciano. Nessuno degli artisti vuol chiamarlo semplicemente musical, ma evento.
E la cornice dello Stretto lo renderà, per la seconda volta dopo 15 anni, unico ed indimenticabile.
Rosaria Brancato