Gaetano Sciacca, presidente del Comitato Messina 3S, scrive a Tempostretto e spiega la posizione del Comitato
MESSINA – Dall’ingegnere Gaetano Sciacca, presidente del Comitato Messina 3S Sviluppo, Sostenibilità e Sicurezza, riceviamo e pubblichiamo. Per l’occasione, spiega le ragioni dell’opposizione al Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) appena approvato dal Consiglio comunale. E annuncia la raccolta firme per un referendum contro l’attuale Piano.
Sciacca: “Alcune considerazioni sul Pums a partire dall’articolo di Tempostretto”
Brevi considerazioni in merito all’articolo di martedì 18 giugno a firma del direttore di Tempostretto dal titolo ”Uno spettro s’aggira per Palazzo Zanca: il Pums, “che paura”.
In relazione all’articolo in oggetto, apparso su codesta testata giornalistica on-line, mi preme fare alcune considerazioni.
Da quanto scritto si auspica, vista la recente approvazione in Consiglio Comunale del Pums, la necessità che, l’opposizione in particolare, ma l’invito è rivolto a tutti (Associazioni, Comitati, Imprese, Sindacati e comuni cittadini) collaborino con l’Amministrazione al fine di vigilare sulle opere previste che sembrano essere indispensabili per conseguire quella transizione ecologica e ambientale della nostra città.
Ebbene, vorrei ricordare che questo Comitato civico denominato “Messina 3 S” ha sempre sostenuto tale necessità di collaborazione istituzionale, ha sempre fatto proposte, ha tentano in tutti i modi di coinvolgere l’Amministrazione in un dialogo costruttivo, ma ha sempre avuto la porta sbattuta in faccia.
Tutti noi siamo convinti e lo abbiamo ribadito in più occasioni dell’importanza di dotare la nostra città di uno strumento quale quello del Pums, ma siamo sempre stati fortemente critici su quanto era previsto nel Piano urbano della mobilità sostenibile redatto dall’ingegnere Marino, progettista esterno, per conto dell’Amministrazione.
Quindi, prima cosa per gentilezza, non rivolta a lei direttore, ma a coloro che continuano ancora oggi a strumentalizzare la nostra posizione di oppositori al cambiamento, al green e ad una città più vivibile, che è tutto il contrario. Basta leggere le nostre osservazioni/proposte e capire sin da subito come il “nostro Pums” è più sostenibile, più concreto e realizzabile di quanto progettato dall’ ing. Marino.
E questo per un semplice motivo. Quello di averlo elaborato dopo aver parlato con la gente, aver interloquito con operatori economici, professionisti, commerciati e residenti, ascoltandoli e traducendo le loro istanze in proposte. Lo scrivente inoltre, vorrei sommessamente ricordare a coloro i quali parlano di difesa dell’ambiente e del territorio, ne ha fatto una questione di impegno professionale e azioni, iniziative e provvedimenti intrapresi da responsabile di uffici pubblici a Messina, sempre improntati alla tutela dell’ambiente, al rispetto del territorio e alla salvaguardia della nostra città da speculazioni e faccendieri.
Sentire ora soggetti, a vario titolo, che si ergono a difensori dell’ambiente e della città solo perché favorevoli al Pums che ribadisco è contro tutto quello per cui lo scrivente ha sempre lottato : la salvaguardia della nostra città, fa solo sorridere.
“L’amministrazione ha scelto la strada della chiusura e non della condivisione”
Non voglio ripetere quanto più volte scritto, non ultima la nota che abbiamo fatto qualche giorno prima che la delibera per l’approvazione del Piano arrivasse in Consiglio comunale. In tale nota vi erano proposte concrete, suggerimenti fattibili e idee per chiarire in modo inequivocabile la nostra posizione. Senza pregiudizi e senza malafede. Tale nota di proposte motivate avrebbero anche in parte, se accolte, determinato un Pums frutto di condivisione e ascolto.
Di contro si è scelta la strada della chiusura e della arroganza.
Per concludere faccio presente che l’iter referendario, passato qualche giorno, proseguirà, vista la completa chiusura dell’Amministrazione alle nostre proposte e il nostro slogan sarà “PUMS SI” ma non alle ipotesi progettuali contenute nel Piano urbano dell’ ing. Marino, ma a quelle condizioni che la città vuole e che saprà rivendicare attraverso la forma più alta di democrazia diretta prevista attraverso l’istituto del “Referendum”.
Gaetano Sciacca
Il Presidente del Comitato Messina 3S
Sviluppo, Sostenibilità e Sicurezza