Messina. "Siamo senza casa dal 2021, il Comune ci ascolti"

Messina. “Siamo senza casa dal 2021, il Comune ci ascolti”

Ilaria Mangano

Messina. “Siamo senza casa dal 2021, il Comune ci ascolti”

mercoledì 16 Ottobre 2024 - 12:00

L'avvocata Giacobbe: "Non bastano le soluzioni temporanee"

MESSINA – Un altro caso di emergenza abitativa. A sollevare la questione è sempre l’avvocata Annalisa Giacobbe: “La famiglia che assisto ha appena mandato una diffida al Comune. Ed è composta da giovani genitori con a carico due minori, di cui uno con problemi psichici. Questa famiglia fu assegnataria di alloggio, nel 2021, da parte del Comune di Messina posto sul Torrente Trapani. Alloggio che però fu interessato da un incendio (in basso il video, n.d.r.) determinato da un cortocircuito che lo ha reso inagibile. Ad oggi questo nucleo familiare ha peregrinato da un hotel ad un Bed and Breakfast e l’altro senza mai avere un proprio equilibrio familiare. Ma soprattutto un alloggio degno di tal nome, così come era stato loro a suo tempo riconosciuto e assegnato”.

“La precarietà abitativa ha segnato profondamente l’equilibrio familiare”

“La madre dei bambini ha vissuto momenti di forte depressione. In questi lunghi anni, e nonostante le ripetute richieste anche di ripristinare la casa incendiata, il Comune di Messina ha trovato solo delle soluzioni temporanee e che certo non rispondono alle necessità di questo nucleo familiare. Vanno considerate pure le spese che l’amministrazione comunale ha dovuto affrontare per il pagamento di hotel e B&B alla famiglia”.

Diffida al Comune

Continua l’avvocata: “La famiglia ha diffidato il Comune di Messina a reperire con urgenza un alloggio visto, che dal 30 settembre il nucleo familiare ha dovuto lasciare il B&B in cui alloggiava trasferendosi momentaneamente dai genitori in un evidente stato di sovraffollamento. Ad oggi però nulla è stato riscontrato dal Comune di Messina” – spiega l’avvocata.

La novità del Pinqua per affrontare il disagio abitativo a Messina

Pur tra mille emergenze, in questo periodo una novità positiva c’è stata. Novità importante, in prospettiva, che però non coincide con la necessità d’urgenza raccontata dall’avvocata Giacobbe: i 23 milioni del Pinqua per l’emergenza abitativa. Saranno acquistate 250 case grazie al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Chi fa parte dell’emergenza abitativa? Così il sindaco Federico Basile nel febbraio 2024: “Una parte delle risorse ottenute dal fondo Pinqua saranno destinate a un tema mai messo da parte, quello dell’emergenza abitativa. Ora si potrà dare spazio a un numero importante di famiglie, un primo passo rispetto ai 300 nuclei che vivono questo problema. La sintesi è questa: prendiamo risorse per dare finalmente una risposta a quelle categorie di fragili che hanno bisogno di un supporto”.

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