Siccità e crisi idrica, De Luca e Basile: "No alla guerra dell'acqua, ereditato uno schifo di rete "

Siccità e crisi idrica, De Luca e Basile: “No alla guerra dell’acqua, ereditato uno schifo di rete “

Marco Olivieri

Siccità e crisi idrica, De Luca e Basile: “No alla guerra dell’acqua, ereditato uno schifo di rete “

giovedì 08 Agosto 2024 - 11:20

I sindaci di Taormina e Messina su polemiche, investimenti e fondi. Poi l'attacco a governo e Regione: "Ci beviamo il ponte?" E arriva un modellino giocattolo

di Marco Olivieri e Giuseppe Fontana

MESSINA – Cateno De Luca e Federico Basile respingono l’attacco: Messina non cede acqua a Taormina. Carte alla mano, i sindaci di Messina e Taormina si presentano in conferenza stampa lì, a Gazzi, dove c’è il serbatoio “incriminato” secondo gli attacchi politici. “Dal 2018 avviati i progetti per riparare una rete idrica che fa schifo. Una rete degli anni Cinquanta prima delle speculazioni edilizie a Messina nord. Da noi è partito il rilancio progettuale. Ma Messina paga i vecchi ritardi”, sostiene De Luca.

De Luca all’attacco partendo dalla “storia” di Messina

De Luca ha parlato della “speculazione edilizia” che ha causato che “una rete idrica che risale agli anni Cinquanta è stata allungata. Avete mai fatto i maccheroni, che si stirano? Così è stato fatto. Si è allungata quella rete idrica senza fare operazioni di distretto, come si chiama in maniera tecnica, che porta a creare dei punti di raccolta con la rete idrica collegata. La dinamica che si sta scontando oggi nella zona centro-nord è questa. La crescita urbana non è stata supportata bene a livello di reti fognarie e idriche. Soltanto negli anni Ottanta, con circa 25 miliardi, sono stati fatti alcuni interventi, ma le cose sono state lasciate com’erano e noi abbiamo ereditato questa situazione. Tutto ciò si ricollega a un fatto molto semplice che riguarda il punto di partenza del 2018, quando abbiamo parlato di acqua h24. Lo scenario per arrivarci è semplice, l’attuazione un po’ meno. Nel 2018 ci siamo ritrovati con un’erogazione media a Messina di 12-13 ore di acqua al giorno. Non c’era uno straccio di progetto per uscire da questo quadro, né finanziamenti. Tutto questo ha comportato un grande lavoro iniziato nel 2018 e portato avanti fino a ora”.

Basile parla degli investimenti

Poi Basile su fondi e siccità: “L’ultimo serbatoio che serve la zona nord è all’Annunziata e da lì in poi c’è un bel po’ di città. Tutto ciò risale a ultimi investimenti negli anni Ottanta, siamo nel 2024. Abbiamo detto più volte che non può bastare a supportare il carico richiesto dalla città. Per questo si è ripartiti dal 2018, ma c’erano 58 milioni di euro di debiti, scesi a 45 milioni nel 2021 e a 41 nel 2022. Il 28 per cento della massa debitoria scesa in cinque anni. Questo ci può consentire di avere una situazione migliore perché siamo passati da 12 ore di media a 18 ore. I miei predecessori hanno fatto un parco progetti di 99 milioni di euro di cui 35 milioni già finanziati. Ne abbiamo parlato tanto in questi anni e ci servono a migliorare ciò che non era stato fatto, progettando un sistema diverso e garantendo alla città fonti di approvvigionamento diverso. Il Montesanto 1 o la riduzione delle perdite ci avrebbero fatto comodo, lo stiamo facendo noi ora. Il problema della carenza dell’acqua è oggettivo, con questi strumenti, se già realizzati in passato, l’avremmo affrontata in modo diverso. Ribadisco che i 35 milioni di progetti che non c’erano e sono stati finanziati e sono in corso di realizzazione servono proprio a questo, ma potevano essere fatti 30 anni fa. Abbiamo oltre 55 milioni di euro di progetti presentati e che mi augurano saranno finanziati. Oggi, anche ieri, questi progetti dovevano avere la priorità rispetto a tante altre cose”.

De Luca contro Musumeci, Schifani e la Regione

E la parola è poi tornata a De Luca: “Abbiamo il 55% di dispersione dell’acqua. Il fabbisogno per Messina dovrebbe essere di 800 o 850 litri al secondo. Il parco progetto preparato è finalizzato proprio a questo: creare dei distretti, rifare la rete idrica, ma per risolvere il problema idrico ci vogliono dai 50 ai 60 milioni di euro. Su circa 100 milioni totali, 35 milioni di euro ce li hanno già finanziati dal 2019 a ora e i lavori in parte sono in corso e in parte stanno per iniziare. Il tema è: dove si prendono gli altri 55-60 milioni di euro?” Il sindaco di Taormina ha parlato di tutti i fondi persi dalla Regione, accusando soprattutto il precedente presidente Nello Musumeci. E ha proseguito: “400 milioni di euro persi per l’agricoltura e 700 milioni persi per approvvigionamento idrico privato. Persi dal governo Musumeci. Noi abbiamo avuto 25 milioni di euro per lavori in corso. Ma solo da Fondo sviluppo e coesione vengono i soldi. E in Sicilia da dieci anni non si investe. Serve oltre un miliardo di euro per la Regione e ne sono stati destinati solo 120 milioni. Su 300 milioni previsti dal Fondo sviluppo e coesione, 90 per i dissalatori, 120 per le dighe e solo 80-90 per l’efficientamento della rete idrica. Ma di questi 40 sono già vincolati e destinati ad Agrigento: significa che per i prossimi 5 anni noi avremo a disposizione 40 milioni per tutto il resto della Sicilia. Ma se solo a Messina ne servono 60, come si fa? A differenza di altri noi abbiamo i progetti già cantierabili”.

L’attacco al ponte: “Bisogna risolvere i problemi”

“De Luca aveva promesso l’acqua h24? – ha proseguito il leader di Sud chiama Nord – Sì, ma ci vogliono i soldi. E aggiungo un elemento, non arriveremo a risolvere il problema se questo governo non modifica l’Fsc”. Poi ha mostrato un modellino giocattolo del Ponte e ha attaccato Regione e governo: “Hanno preso 2 miliardi dai fondi Fsc per questo e non ci sono 60 milioni per sistemare il problema dell’acqua. Che dovremmo dire, che ci beviamo il ponte? Noi più che progettare e presentare tutto in ogni occasione, oltre 100 progetti e schede presentati, perché lo facciamo a ogni occasione. I messinesi lo devono avere presente questo: non è una guerra ma una constatazione. Chi amministra deve avere chiare emergenze, priorità e ciò che serve per lo sviluppo. Ma se non risolvo le prime lo sviluppo a cosa serve?”.

16 commenti

  1. Vogliamo i rendering 😀 😀

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  2. Buongiorno, questi due soggetti sembrano Totò e Peppino 😂😂😂😂 per farla ancora meglio mi danno l impressione del film Jonni stecchino quando lo zio gli diceva i problemi della Sicilia sono la siccità e l acqua 😂😂😂😂andatevene a lavorare che foreste è meglio 😂😂😂😂

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  3. Caro De Luca e per tutti gli anni che sei stato Deputato regionale cosa hai fatto??? Sei stato a guardare anche tu facevi parte del sistema. Adesso ti indigni e ti arrampichi sugli specchi???

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  4. È sempre colpa di altri.

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  5. Luigi raffaele 8 Agosto 2024 13:29

    Tutto a posto, altri sono colpevoli, titoloni su goliornali e sulla rete, sei anni di governo continuo non contano, promesse farlo che non contano, tutti assolti, e la città muore di sete, non guarderò più siti di informazione di Messina se voglio essere veramente informato. La rampa e’ un’ altra cisa

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  6. MA CON TE NON DOVEVAMO AVERE ACQUA H24 ?

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  7. Musumeci promosso a ministro.
    Schifani….. No comment.
    Ovviamente De luca ha ragione…. Politicamente parlando.

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  8. Luigi raffaele 8 Agosto 2024 14:25

    Paginoni per Basile e de luca continuamente, non e’ un buon metodo per fare tornare l,’acqua, mo non credo che il problema sia l’acqua. Povera Messina, non avrai scampo, può andare solo peggio.

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  9. Ha “studiato ” la lezione da dirci ,perché sapeva che non poteva “evitare “l’ interrogazione .. ma come al suo solito , detta i suoi tempi per dirla ….ma perché ,invece non l ha detta ,quando si è “inviperito” per un editoriale del Direttore,anziché parlare in quel frangente ,soltanto dei “miracoli ” compiuti????E come al suo solito ,nuovamente, cerca di “intortarci” con i suoi numeri,e gli attacchi ai suoi predecessori ,alla Regione, per “sviarci “dai suoi di errori , perché aver detto che ci garantiva acqua h24 ,quando invece non era nelle sue possibilità ,è di fatto un suo errore…..se non c’ erano i soldi, come poteva pensare di realizzare quel che aveva promesso di fare????Se andiamo a ritroso, a ripassare le sue dichiarazioni su questa testata ,ecco che ci sono enormi incongruenze con quello che ha dichiarato oggi….ora strumentalizza pure il Ponte per prendere consensi….gli vorrei ricordare ,che lui era a favore dello stesso 😖….chi amministra ,deve avere chiare emergenze, priorità, e ciò che serve per lo .sviluppo …..tutte cose che non siete stati capaci finora di fare ,nonostante i vostri numeri e 100 progetti presentati e schede…100 progetti.😱…se sono come quelli fatti finora , meno male che non sono passati..😏..altri soldi buttati al vento sarebbero stati ,vista la qualità dei progetti e lavori eseguiti😡…siamo senza acqua e lui che fa ???? Ha sempre “valia” di giocare ,nonostante la problematica
    seria…Pinocchio ,Jeeg robot d ‘ acciaio ,la Casa di carta,la lanterna ,e ora il modellino del Ponte😱 ……non ha capito che è ora di finirla cu soi
    “BABBIU “….non ha capito che c è un tempo per scherzare , e un tempo per essere seri……e continua a non capire , che nessuno di noi , specie in questo grave momento senza acqua , ha voglia di “giocare ….che poi ci beviamo il Ponte e proprio “scunchiudutu” da dire😤!!!!

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  10. …e basta con questi PIAGNISTEI !!! la Sicilia è una Regione Speciale a Statuto Autonomo con un suo Parlamento !!! istituite un Tribunale altrettanto speciale dove processare in piazza gli esponenti politici che hanno distrutto l’Isola e quelli che oggi continuano con lo scempio atavico !!!

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  11. Ma il Sindaco Basile un paio di giorni fa non ha dichiarato “la quantità che viene ceduta a Taormina ritorna per intero a Messina.”? Quindi l’acqua a Taormina ci va, giusto? Allora perchè adesso i due dicono che l’acqua non viene ceduta a Taormina? Si può essere bravi con l’arte della retorica, ma i fatti parlano sempre da soli. Ma la siccità c’è solo per Messina? E tutte le zone limitrofe, vedi Rometta e S. Teresa Riva, perchè non soffrono della stessa siccità? Siamo stufi di chiacchiere.

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  12. Il punto focale non è l’attuale crisi idrica più o meno generalizzata e che c’é meno acqua ed è diventato l’alibi di questi amministratori mentitori, perché da quando si sono insediati e non c’era alcuna crisi idrica i tempi di erogazione dell’acqua in molte zone del centro sono stati già notevolmente ridotti. Il punto focale quindi è che pur con l’attuale crisi e minore risorsa idrica non sono assolutamente capaci di distribuirla equamente alla cittadinanza e continuano a fare programmi e calendari di orari che non rispettano minimamente. Penso che non ci voglia un genio ad aprire e chiudere un rubinetto in una zona cittadina o in un’altra agli orari previsti. Ma stiamo scherzando?!?!?! Dovrebbero solo provare vergogna e scusarsi invece di vantarsi di non so che!!!

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  13. Ha stato Putin #

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  14. Persi in un mare di m…. Parafrasando un famoso film

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  15. Ma finitela, siete patetici scolaretti. SCN non è un movimento, né un partito, ma un piccolo assembramento isterico di personaggi vocianti che potrebbero benissimo stare nel famoso dipinto di Caravaggio: “Il Baro”

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  16. Un sindaco non messinese che passerà alla storia per come ha gestito il COVID a Messina, per come ha terrorizzato i messinesi persino con i droni pur di non farli uscire di casa. Risultati? Messina era in testa per contagiati. E mentre si divertiva a fare ciò i problemi restavano insabbiati per poi scoppiare nella loro estrema virulenza con la crisi dell’ acqua, delle fogne che non ci sono e se ci sono esondano facilmente e di tutto di più. Grazie Cateno!

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