Creato un gruppo di studio per cercare soluzioni alternative alla ricostruzione nello stesso luogo
“Abbiamo creato un gruppo di studio ai massimi livelli universitari e libero professionali per cercare soluzioni tecniche possibili alla delocalizzazione dell’ex Teatro in Fiera demolito”. Lo dice il segretario di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, che non molla sulla possibilità di ricostruire altrove l’edificio.
“Mi è stata proposta proprio ieri – dice – l’idea brillante di delocalizzare la struttura da realizzare in una zona totalmente differente ed in via di riqualificazione (la Zir, Zona industriale regionale, ndr). Con la duplice valenza di garantire il mantenimento del contratto, scegliere un area più propriamente pertinente ai servizi del mare in una zona periferica, offrendo anche un segnale forte alla città per far crescere, con sedi prestigiose e di aggregazione, la periferia troppo spesso abbandonata e bisognosa di serie attenzioni. Nei prossimi giorni spero che su ciò si possa accedere un dibattito costruttivo ed evitare quei “non possumus” più vicini a Ponzio Pilato che a coloro che amano la politica fattiva. Certo è una battaglia ardua e piena di cavilli legali, ma vale la pena di combatterla per la nostra città”.
Sicilia Futura ha anche scritto una mozione, indirizzata al presidente del Consiglio comunale, con lo scopo di aprire un serio dibattito sul tema complessivo del fronte mare e dei rapporti istituzionali per l’utilizzo delle aree, non di specifica fruizione del Porto, tra Autorità Portuale, Demanio Regionale e Comune, in particolare quella compresa tra Boccetta e Annunziata, che comprende proprio la Fiera.
