Il sindaco metropolitano chiarisce il provvedimento che riguarda plessi dislocati in 21 Comuni. Lavori in corso di esecuzione potranno proseguire. Entro pochi giorni i dirigenti dovranno fornire la documentazione richiesta
Aule e laboratori chiusi. Ma presidenze e segreterie restano aperte. Il sindaco della Città metropolitana di Messina, Cateno De Luca, ha scritto ai dirigenti scolastici degli istituti superiori che ricadono nella sua giurisdizione, per fare chiarezza in merito all’ordinanza emanata nei giorni scorsi.
“Il provvedimento – spiega De Luca – fa riferimento alla chiusura dei plessi scolastici destinati esclusivamente alle attività didattiche (aule, laboratori e così via). Pertanto sono esclusi tutti gli ambienti destinati alle attività extrascolastiche quali presidenza, segreteria ecc…
Resta inteso – aggiunge De Luca – che eventuali lavori in corso di esecuzione nei plessi destinatari dell’ordinanza potranno continuare a proseguire regolarmente. La nota è stata redatta esclusivamente al fine di poter chiarire che tutte le attività che non hanno attinenza con quelle didattiche possono proseguire, incluse quelle che i dirigenti scolastici, destinatari dell’ordinanza in questione devono, correttamente e celermente, effettuare in adempimento della stessa”.
L’ordinanza, firmata lo scorso venerdì, riguarda la chiusura di scuole in 21 Comuni: Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Caronia, Mistretta, S. Stefano di Camastra, S. Agata Militello, Capo d’Orlando, Tortorici, Brolo, Patti, Milazzo, Castroreale, Lipari, Pace del Mela, Spadafora, Furci Siculo, S. Teresa di Riva, Taormina, Letojanni, Giardini Naxos e Francavilla di Sicilia. Il fine è di "salvaguardare l’incolumità di quanti operano e usufruiscono degli immobili fino a quando non verranno adeguati ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente". La drastica decisione è scaturita dal quadro dei sopralluoghi effettuati dal sindaco e dal confronto con il responsabile provinciale dei Vigili del Fuoco.
L’ordinanza di chiusura ha la finalità di individuare, entro sette giorni, le certificazioni di cui è provvisto ogni singolo immobile e di acquisire un quadro riguardante eventuali istanze di finanziamento presentate o eventuali somme, pronto uso, per interventi da fare, ma a monte, ovviamente, la prima verifica è se esiste già un progetto che metta l'Amministrazione nelle condizioni di poter agire.
Inoltre, tutti i dirigenti scolastici dovranno presentare entro 7 giorni (dallo scorso venerdì) una precisa certificazione degli spazi in uso e della consistenza della popolazione scolastica, ciò al fine di razionalizzare l’utilizzo degli spazi che in qualche plesso sono sovrabbondanti in rapporto alla popolazione scolastica, per destinarli là dove vi è carenze di aule.
De Luca ha sottolineato che, alla conclusione di questo percorso, si procederà “alla revoca parziale dell'ordinanza o alla revoca dell'ordinanza riferita a specifici plessi che sono in possesso delle certificazioni previste dalla legge”.