Il sindacato degli agenti penitenziari chiede la messa in sicurezza di una struttura che, ad una prima ispezione, sembra fatta di eternit. Si tratta di un fabbricato di circa 250 metri quadri.
La Segreteria Nazionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria ha dato mandato al proprio legale, l'avvocato Rosa Gugliemo, di diffidare il direttore della Casa Circondariale di Gazzi perché proceda immediatamente alla messa in sicurezza della struttura in cui potrebbe essere presente eternit.
Il segretario nazionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria, Alessandro De Pasquale, spiega che “nell’area ‘lavorazioni’ della struttura si riscontra la presenza di un grosso capannone la cui copertura, circa 250 metri quadri, sembrerebbe essere in eternit, del quale non si conosce lo stato di conservazione. Il fabbricato è inoltre posizionato vicino alle abitazioni civili della città, per cui il rischio di esposizione a fibre di amianto potrebbe essere molto esteso”.
“I dipendenti della Casa Circondariale non sono stati adeguatamente informati – prosegue De Pasquale – né tantomeno sono state adottate efficaci misure di prevenzione, in piena violazione dell’articolo 32 della Costituzione sul diritto alla Salute, dell’articolo 2087 del Codice Civile e del d.lgs. 81/08 in materia di tutela e sicurezza delle condizioni di lavoro”.
“Ci aspettiamo che i vertici della struttura penitenziaria procedano immediatamente alla verifica e allo smaltimento dell’eventuale materiale dannoso – conclude il sindacalista – ponendo fine ad un comportamento negligente che mette in grave pericolo il personale del carcere e i cittadini di Messina”.
Alessandra Serio