Rinaldi scrive a Crocetta per chiedere azioni concrete con la microcriminalità

Rinaldi scrive a Crocetta per chiedere azioni concrete con la microcriminalità

Claudio Panebianco

Rinaldi scrive a Crocetta per chiedere azioni concrete con la microcriminalità

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mercoledì 03 Dicembre 2014 - 15:03

Il Deputato Regionale Franco Rinaldi, con una nota indirizzata al Presidente della Sicilia Rosario Crocetta, ha chiesto maggiori interventi per prevenire gli atti di microcriminalità che in queste settimane hanno caratterizzato diversi centri urbani dell'isola

Garantire la sicurezza dei cittadini è essenziale per una pubblica amministrazione. La salute e l'incolumità degli abitanti è infatti forse il dogma assoluto di una società civile, all'interno della quale è fondamentale salvaguardare il territorio ed impedire che incresciosi eventi possano minare la serenità. Soprattutto nel mondo dei giovani è importante garantire l'assoluto rispetto delle leggi, specialmente nei weekend, punto di ritrovo settimanale per i ragazzi.

Volendo sottolineare proprio questo spirito, il Deputato Regionale Franco Rinaldi aveva, lo scorso 1 Ottobre, indirizzato una lettera al Prefetto Stefano Trotta, al Questore Giuseppe Cucchiara, al Comandante dei Carabinieri Stefano Spagnol, al comandante della Guardia di Finanza Vincenzo Vellucci, al Comandante della Brigata Aosta Marco Tuzzolino ed al Comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi, per chiedere che l'attività dei teppisti che dal venerdì alla domenica, purtroppo, interessa la movida messinese venisse estirpata da controlli a tappetto o con l'ausilio di vere e proprie postazioni fisse di controllo.

I fenomeni negativi non sono però diminuiti e la situazione sta letteralmente sfuggendo di mano. Il problema non riguarda solo Messina ma, come spiega sempre Rinaldi in una nuova nota divulgata ed indirizzata questa volta Presidente della Regione, Rosario Crocetta, trattante il medesimo argomento, la microcriminalità ha causato disordini anche a Palermo, dove un Carabiniere è stato gambizzato in pieno centro storico, e a Catania, dove a farne le spese addirittura è stato il Sindaco. Rinaldi, volendo sottolineare quindi la necessità d'intervento, ha richiamato un concetto già espresso nella precedente interrogazione, marcando la possibilità, onde evitare di trovarsi di fronte ad un escalation vera e propria di reati e disordini, di utilizzare l'esercito per controllare le zone maggiormente interessate, secondo le testimonianze soprattutto dei più giovani, da illeciti.

Seguendo infatti le linee dell'art. 31 dello statuto speciale Siciliano ("Al mantenimento dell'ordine pubblico provvede il Presidente della Regione a mezzo della polizia dello Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l'impiego e l'utilizzazione, dal Governo regionale. Il Presidente della Regione può chiedere l'impiego delle forze armate dello Stato"), il Deputato chiede al Governatore Crocetta una seria presa di posizione riguardo il caso, desiderando conoscere, come scritto nel documento, "quali iniziative, alla luce di quanto esposto, intende intraprendere il Presidente della Regione Siciliana, secondo le proprie competenze e nel rispetto di quanto sancito all’art. 31 del nostro Statuto Speciale, al fine di prevenire con apposite operazioni interforze, coordinate tra le diverse Forze dell’Ordine, la degenerazione dei fenomeni criminosi e ristabilire il quieto vivere sociale nei centri città di Messina e delle altre città siciliane".

Claudio Panebianco

6 commenti

  1. E perché non anche contro la macro criminalità…….

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  2. E perché non anche contro la macro criminalità…….

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  3. Ormai il Consiglio dei Ministri ha varato il testo del decreto legislativo per cui il falso in bilancio, bancarotta, furto semplice, danneggiamento, truffa, ma anche violenza privata e minaccia per costringere a commettere un reato rientrano ormai nei “reati lievi” e non saranno più punibili; quindi i reati per i quali si prevede oggi una pena detentiva non superiore nel massimo di 5 anni. Figuriamoci se l’Arma rischierà l’incolumità dei suoi uomini da ora in avanti. Siamo allo sbando e lo Stato, così facendo, si sta rendendo complice della microcriminalità.
    I propositi sono buoni e sacrosanti ma ai confini dell’Italia, fra poco, dovranno scrivere:”Lasciate ogni speranza voi che entrate”!!!

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  4. Ormai il Consiglio dei Ministri ha varato il testo del decreto legislativo per cui il falso in bilancio, bancarotta, furto semplice, danneggiamento, truffa, ma anche violenza privata e minaccia per costringere a commettere un reato rientrano ormai nei “reati lievi” e non saranno più punibili; quindi i reati per i quali si prevede oggi una pena detentiva non superiore nel massimo di 5 anni. Figuriamoci se l’Arma rischierà l’incolumità dei suoi uomini da ora in avanti. Siamo allo sbando e lo Stato, così facendo, si sta rendendo complice della microcriminalità.
    I propositi sono buoni e sacrosanti ma ai confini dell’Italia, fra poco, dovranno scrivere:”Lasciate ogni speranza voi che entrate”!!!

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  5. spadaro michele 4 Dicembre 2014 07:07

    Rinaldi??!! Ma questo nome l’ho sentito qualche tempo fa……..

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  6. spadaro michele 4 Dicembre 2014 07:07

    Rinaldi??!! Ma questo nome l’ho sentito qualche tempo fa……..

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