Il segretario provinciale del Silp Cgil, Salvatore Vinci, commenta l’esito del vertice della Polizia Stradale del Compartimento Sicilia Orientale, tenutosi a Palazzo dei Leoni la settimana scorsa. Per il Sindacato la responsabilità delle precarie condizioni in cui versa l’A18 ricade in gran parte sul Cas
«Apprendiamo con piacere dalla stampa che il dirigente del Compartimento Polizia Stradale di Catania, Cosimo Maruccia, solo adesso si è ‘avveduto’ dello stato di grande insicurezza in cui versa la rete autostradale siciliana ed in particolare quella dell’A18». Il segretario provinciale del Silp Cgil, Salvatore Vinci, commenta così l’esito del vertice della Polizia Stradale del Compartimento Sicilia Orientale per il rapporto mensile dell’attività operativa, tenutosi a Palazzo dei Leoni la settimana scorsa.
«A Messina, e relativa provincia», dice il segretario, «si muore sulle autostrade perché si vola giù dai viadotti protetti dai guardrail non a norma; si muore perché si sbanda sulle pozzanghere che si formano ad ogni pioggia; si muore per mancanza di manutenzione e di asfalto drenante nei punti più critici. I poliziotti della stradale e gli utenti rischiano la vita perché mancano i cartelloni informativi che avvisano di un’anomalia in autostrada, le torce segnaletiche, autovetture efficienti e moderne attrezzate per essere meglio visibili attraverso display che segnalano di rallentare per la presenza di un incidente».
«Nonostante il personale del Cas sia stato formato ed abilitato a rilevare semplici incidenti senza feriti», aggiunge Vinci, «esso non viene impiegato su tutta la tratta autostradale distogliendo così le pattuglie da interventi più importanti ed urgenti».
Per la Silp Cgil, al contrario di quanto dichiarato dal dirigente della Polizia Stradale, «le colpe di questo disastro infrastrutturale sono proprio del Consorzio Autostrade Siciliane che, evidentemente, investe male le risorse provenienti dai cittadini come dimostrano le recenti inchieste giudiziarie che hanno scoperchiato il sistema affaristico/corruttivo che si nasconde dietro gli appalti dell’autostrada».
«Il problema della sicurezza non può essere addebitato solo alla mancanza delle autovetture di polizia, che in base alla convenzione con il Cas, dovrebbero essere fornite dallo stesso Consorzio», rileva il segretario. «Su questa mancanza, la responsabilità ricade anche sul dirigente del Compartimento che dovrebbe far rispettare al Cas i termini della convenzione, dal momento che tutti gli uffici di Polizia Stradale della provincia si servono per il proprio servizio di mezzi fatiscenti che non garantiscono la sicurezza dei poliziotti».
«Il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia Cgil», conclude Vinci, «suggerisce al dirigente del Compartimento di rendere più concreto il proprio operato ed effettuare meno incontri passerella come quello del 26 febbraio, le cui spese, è bene ricordare, gravano sui cittadini».
Ben detto……
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