Il sindaco De Luca non riapre le scuole non a norma, ma si possono adottare le cosiddette "misure compensative" rese nota dal Comando dei Vigili del Fuoco. Palla anche in mano al Governo con il milleprororoghe
La nuova ordinanza è arrivata. E probabilmente, quando manca una settimana a quello che da calendario dovrebbe essere il primo giorno, dovrebbe essere l’ultima. E’ la quarta ordinanza del sindaco Cateno De Luca, che ha messo nero su bianco cosa dovranno fare le scuole di Messina e gli istituti superiori della città e di tutta l’area Metropolitana.
L’atto è stato firmato ieri sera, e si tratta ancora una volta di un’ordinanza sindacale contingibile ed urgente di chiusura, in via cautelativa, degli immobili adibiti a sedi scolastiche di ogni ordine e grado. E’ il risultato del vertice avuto in Prefettura con il Prefetto Maria Carmela Librizzi e segue la riunione che il sindaco De Luca aveva tenuto a Palazzo dei Leoni con i presidi per riuscire a trovare il modo per chiudere un cerchio che è diventato un caso a livello regionale e nazionale.
COSA SUCCEDERÀ?
Il sindaco De Luca non fa un passo indietro e non riapre le scuole così a prescindere, ma di fatto si allargano le maglie della prima ordinanza in modo da dare la possibilità nel giro di poche settimane a tutti gli istituti di mettersi in regola con le misure compensative dettate dai Vigili del Fuoco nell’aprile 2018. Si tratta di interventi che riguardano la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, ma dal punto di antincendio. Quindi non si parla più di stringenti prescrizioni per la vulnerabilità sismica, per aprire battenti i Dirigenti scolastici dovranno dimostrare di aver adottato le misure compensative, ovviamente in attesa dell’esecuzione di interventi strutturali. I dirigenti scolastici potranno avvalersi dei supporti tecnici degli uffici comunali e della consulenza dei Vigili del Fuoco.
Resta però l’aspetto che interessa migliaia di studenti, alunni e famiglie: quando si torna a scuola? L’ordinanza non fissa nessuna data. Ciò che è certo è che nei prossimi giorni ci sarà un ricognizione, quindi le scuole che avranno adottato le “misure compensative” potrebbero riaprire già da mercoledì 12 settembre, rispettando il calendario.
In ogni caso tutte le altre, anche quelle non a norma neanche con queste misure compensative, potrebbero riaprire il 25 settembre, giorno in cui dovrebbe arrivare da Roma il decreto “Milleproroghe” che concederà una proroga fino a dicembre per dare il tempo a tutti di mettersi in regola.
Le scuole che dimostreranno di aver effettuato i regolari lavori che rientrano nell’alveo delle misure antincendio nel giro di pochi giorni, potranno tornare a scuola il 12. Le altre, se nel frattempo non si sono adeguate, potranno aspettare il Milleproroghe, sperando che a questo punto sia il Governo ad assumersi ogni decisione.
L’ordinanza prevede inoltre di acquisire dal Dirigente del Dipartimento Patrimonio Beni Comuni ed Espropriazioni eventuali disponibilità di immobili, aventi i requisiti previsti dalla legge, da utilizzare, temporaneamente, per l’attività scolastica disponendo anche, in via temporanea, che il Dirigente scolastico del plesso valuti la possibilità di programmare un’eventuale turnazione delle lezioni anche utilizzando edifici scolastici limitrofi; e di acquisire dal Dipartimento regionale della protezione civile, successivamente alla redazione, la scheda AeDES (agibilità e danno nell’emergenza sismica) per ogni singolo plesso scolastico.
Francesca Stornante