Durante il corso di aggiornamento operatori già formati e vigili del fuoco hanno mostrato le corrette procedure, resi noti i dati degli infortuni in Sicilia
MESSINA – Giorni di formazione per i dipendenti delle imprese del territorio messinese. Dipendenti che avranno la possibilità di far pratica anche con un simulatore che ricrea situazioni di possibile pericolo. Arrivato in Sicilia grazie al Corpo nazionale dei vigili del fuoco al momento si trova al Cpt (Comitato paritetico territoriale) di Messina dove servirà alla formazione degli operatori di 15 aziende. Il tour proseguirà poi nelle province di Catania e Palermo per un totale di circa 200 operatori che, a contatto con i Vigili del Fuoco ed operatori già formati, utilizzando il simulatore, impareranno i passi da compiere per uscire da una potenziale situazione di pericolo senza correre ulteriori rischi.
La recente strage di Casteldaccia è stata una “catena di morte”, come Napolitano definì un’altra strage del passato, dove per aiutare un compagno altri operatori, non seguendo le giuste procedure, hanno perso la vita. Il simulatore serve a capire come muoversi in un ambiente confinato (chiuso o semichiuso), come può essere una cantina, o in situazioni di sospetto inquinamento, dovuto a presenza di gas o mancanza di ossigeno. A Messina era presente l’ingegnere progettista del simulatore di ambienti confinati Luciano Di Donato. La cui creatura è brevettata da Inail in Italia, Stati Uniti di America, Canada, Cina e Russia, il simulatore è dotato di una strumentazione altamente tecnologica che permette di procurare alterazioni delle capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori al fine di testare le loro capacità e preparare gli operatori a condurre specifiche operazioni, in contesti particolari.
Presenti anche Giuseppe Moroso, direttore dell’Opt di Messina, Giovanni Asaro, direttore Inail Sicilia, il comandante Felice Iracà dei Vigili del Fuoco che hanno tenuto una conferenza in cui hanno svelato i dati degli infortuni sul lavoro nei primi quattro mesi dell’anno in Sicilia e assistito alla simulazione che riproduce possibili situazioni di rischio tipiche di quei contesti lavorativi, testando metodologie di lavoro e procedure di sicurezza e di emergenza per il recupero degli operatori infortunati o colti da malore. Dal simulatore è uscito del fumo innocuo, ma all’interno si possono ricreare altre diverse situazioni di pericolo, così si è ipotizzato un mancamento di un operaio all’interno venuto a contatto con del gas. I compagni hanno avvisato i Vigili del Fuoco che sono intervenuti mostrando il corretto salvataggio.
Di Donato: “Importante non sbagliare procedura”
L’ingegnere Luciano Di Donato, progettista del simulatore ha affermato: “Il simulatore viene utilizzato soprattutto per operatori del vitivinicolo e del campo edile metalmeccanico. Casteldaccia ha confermato che se si sbaglia una procedura il numero di morti che segue è molto alta. Una tragica catena di morte perché a cascata il primo che sbaglia può provocare la morte degli altri che vanno ad aiutarlo. Noi simuliamo le diverse situazioni in modo che l’operatore sappia come comportarsi per evitare di incorrere nel primo errore. È importante anche la tempistica che fa la differenza poi con i soccorsi dei vigili del fuoco che dovranno operare un salvataggio oppure un recupero”.
“La formazione è la base del nostro lavoro – così il comandante Iracà dei Vigili del Fuoco – e deve essere continua e maniacale per intervenire su diversi scenari. Parliamo di scenari in ambiente chiusi, assistiamo ad infortuni dovuti a sottovalutazione del rischio e utilizzo di dispositivi di sicurezza non conformi. Spesso in ambienti confinati le morti avvengono per asfissia, carenza di ossigeno o presenza di gas, per questo bisogna migliorare la qualità dell’aria”.
I dati degli infortuni sul lavoro
Nell’isola siciliana i dati rilevati da Inail riguardo gli infortuni sul lavoro fino al 30 aprile 2024 fanno registrare un modesto aumento, superiore anche al dato nazionale. L’incremento è comune nei tre settori: industria e servizi, agricoltura, settore per conto dello Stato. C’è stato un aumento degli infortuni in itinere, avvenuti nel tragitto casa-lavoro-casa, del 22,6%. Leggermente in calo le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, ad aprile in Sicilia sono state 13 contro le 14 del dato dello scorso anno. A livello nazionale il dato è aumentato a 268 rispetto a 264.
Le denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia ad aprile 2024 sono state 561, 54 casi in più rispetto al dato dell’aprile 2023. Le malattie più menzionate sono quelle relative al sistema respiratorio e uditivo. In questo particolare denuncia è la provincia di Messina che ne ha denunciato un numero maggiore, 137 che equivale al 24,4% del totale della Regione. Nel triennio 202-2022 gli infortuni sul lavoro sono avvenuti principalmente all’interno di dispositivi di stoccaggio, imballaggio, silos, serbatoi, cisterne e vasche.