Si rendono necessari degli scavi, da realizzare sotto il controllo di un archeologo, che si occupa della tutela dei Beni culturali e ambientali. I dettagli dell'intervento spiegati dall'assessore Cilona
TAORMINA. Via libera della Soprintendenza ai dissuasori del traffico sul corso Umberto, all’altezza degli archi di Porta Messina e Porta Catania. Lo ha reso noto l’assessore alla Viabilità Salvo Cilona, il quale ha spiegato che si rendono necessari degli scavi, da realizzare sotto il controllo di un archeologo, che si occupa della tutela dei Beni culturali e ambientali. Il salotto buono non sarà totalmente off-limits. I cilindri saranno a scomparsa e si abbasseranno al livello della strada ogni volta che sarà necessario. Innanzitutto per consentire l’accesso sul corso delle forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso. Le operazioni di carico e scarico dovranno essere completate entro le 9 del mattino, dopodiché non sarà possibile accedere alla principale via della città turistica. L’obiettivo dell’intervento è di garantire la massima serenità e sicurezza agli ospiti dopo i recenti gravi attentati terroristici.
Lo scorso agosto il sindaco Eligio Giardina con una ordinanza ha interdetto il corso alla circolazione di tutti i veicoli, ad eccezione di quelli di soccorso e delle forze dell’ordine, dalle 9 alle 5 del mattino successivo. Solo per 4 ore, e precisamente dalle 5 alle 9 del mattino, è consentita la circolazione ai veicoli commerciali per le operazioni di carico e scarico. Un provvedimento finalizzato a rafforzare le misure di sicurezza lungo la principale via della città, presa d’assalto quotidianamente, nel periodo, da migliaia di turisti e visitatori. Già in quel provvedimento il sindaco ha parlato anche dell’installazione di “appositi e idonei dissuasori del traffico”, all’altezza degli archi di Porta Messina e Porta Catania, che dovrebbero consistenti nell’utilizzo di paletti cilindrici dotati di sistema elettrico, in grado di abbassarsi e poi rialzarsi a seconda delle esigenze nel giro di pochi secondi. Sempre ad agosto Giardina aveva scritto al prefetto di Messina, Francesca Ferrandino, chiedendo ulteriori rafforzamenti nella città turistica delle misure di sicurezza.
Carmelo Caspanello