"Signor giudice, voglio cambiare cognome!". Il caso a Messina

“Signor giudice, voglio cambiare cognome!”. Il caso a Messina

Alessandra Serio

“Signor giudice, voglio cambiare cognome!”. Il caso a Messina

mercoledì 24 Luglio 2024 - 07:00

"La giustizia assolve, la memoria degli uomini no". La battaglia di Giovanni Bontempo, persa, per cambiare nome dopo i primi guai giudiziari. Ora il nuovo arresto

Messina – “Signor giudice, voglio cambiare nome. Ho provato a farlo ma non ci sono riuscito. I miei guai passati con la giustizia mi perseguitano. Sono stato assolto ma la gente non dimentica, lavorare è impossibile”. E a cambiare nome Giovanni Bontempo ci aveva provato davvero, ma non c’era riuscito.

Il particolare emerge dall’interrogatorio di garanzia dell’imprenditore nebroideo, noto per la storica attività di ristorazione di famiglia, arrestato qualche giorno fa nell’ambito dell’inchiesta sui suoi rapporti con Francesco Scirocco, considerato vicino al clan dei barcellonesi e condannato in uno stralcio del processo Gotha 1.

I trascorsi giudiziari

Bontempo era stato coinvolto anni addietro nell‘operazione Gotha 3 con l’accusa di aver offerto alloggio ad un boss palermitano, latitante sotto falso nome nei dintorni di Capo d’Orlando. Una vicenda risolta positivamente, dal punto di vista giudiziario. Oggi è accusato di aver continuato a lavorare “diretto” in qualche maniera da Scirocco e utilizzando diversi prestanome, a vario titolo, per evitare i fari della giustizia. L’impresa che lo vede coinvolto è la M&B Infrastrutture, secondo l’Accusa sotto il controllo anche di Scirocco.

Voglio cambiare cognome

All’interrogatorio di garanzia da parte del giudice Filice di Milano che lo ha “spedito” dietro le sbarre del carcere di Opera, Bontempo ha risposto a tutte le domande ed è anche spiegato perché negli anni è stato difficile, lavorare col proprio nome e cognome. Proprio per via dei propri trascorsi giudiziari, ha detto l’imprenditore. Perché la giustizia assolve, la memoria degli uomini no. Carte alla mano che lo provano, depositate al giudice dal difensore, l’avvocato Alessandro Pruiti, Bontempo ha spiegato di aver provato a cambiare cognome, avviando tutti gli iter possibili che la legge prevede (ricorso al Prefetto, istanza al Ministero, al giudice). Invano.

L’indagine Dia sui lavori a Milano

Il suo nome e il suo cognome sono ancora oggi quelli che mamma e papà gli hanno “assegnato” alla nascita e sono tornati su una ordinanza di custodia cautelare, quella del Giudice delle indagini preliminari di Milano appunto. A sostegno della sua richiesta di arresto la Procura milanese ha portato i sospetti degli inquirenti già sfociati nell’inchiesta Gotha 3, senza menzione degli esiti, e le conclusioni dei più recenti accertamenti sulla reale titolarità di una serie di società collegate alla M&B Infrastrutture.

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