I lavori? Due spalle di cemento armato per un sostegno in legno provvisorio. Il cons. prov. Tonino Calabrò : “Fino ad oggi solo promesse da campagna elettorale”
Una conferenza stampa il 18 Aprile scorso presso l’aula consiliare di palazzo Longano in cui si annunciava la realizzazione del Ponte di Calderà in meno di un mese e l’assegnazione dei lavori in data 15 maggio (in piena campagna elettorale per il ballottaggio a sindaco della città), ma dei lavori ancora oggi, nemmeno l’ombra. In realtà si tratta solo di una assegnazione per la realizzazione di due “spalle” di cemento armato sulle quali dovrà essere collocato un ponte di legno provvisorio e a noleggio (di tipo Bailey) che consentirebbe l’attraversamento a senso alternato e per il quale la Provincia ha già stanziato 250mila euro.
I ritardi per tale realizzazione, secondo il consigliere provinciale Tonino Calabrò (Autonomisti di Base), sono inspiegabili: «Non abbiamo contezza se il Genio Civile ha approvato i calcoli per la realizzazione dell’opera e per di più non sappiamo se lo stesso Genio Civile ha autorizzato l’intervento all’interno del torrente. Inoltre sono passati sette mesi dall’alluvione che ha devastato il territorio barcellonese e la soluzione provvisoria e urgente di questo ponte sta registrando tempi biblici».
La mancanza di tale infrastruttura provoca conseguenze e danni incalcolabili sia all’economia dei locali e delle attività turistiche posti sul lungomare Calderà – Spinesante, sia alla viabilità di tutto il territorio. Oggi a fronte di un attraversamento di circa trenta metri, bisogna percorrere 6 km arrivando al ponte di attraversamento più vicino, precario e simile a quello crollato il 22 novembre. In più in questo periodo sono stati affidati dei lavori lungo la via Milite Ignoto (l’altra arteria parallela da e per Calderà) dove per tutto il giorno si percorre con senso di marcia alternato.
Calabrò punta il dito anche sulle responsabilità della classe politica e del Genio Civile: «L’alluvione del 22 novembre scorso ha compromesso seriamente la viabilità lungo tutta la via del Mare (parallela alla già citata via Milite Ignoto) portandosi dietro l’argine del torrente per circa 50 metri e lasciando isolate parecchie famiglie che vivono in abitazioni a rischio e a ridosso del torrente stesso. Occorre intervenire urgentemente prima delle piogge di settembre, poichè (Dio non voglia) un’altra alluvione potrebbe provocare conseguenze gravissime».
Il capogruppo Autonomista chiede quindi una convocazione immediata della III commissione consiliare competente in materia di strade e viabilità per fare chiarezza su tali ritardi ed avere garanzie sulla realizzazione delle infrastrutture e delle opere per la messa in sicurezza del territorio della città del Longano. A tale scopo ha espressamente richiesto la presenza in Commissione del presidente Ricevuto che ha la delega ai lavori pubblici, del dirigente dell’Area Tecnica, Pippo Celi e del dirigente del Genio Civile, Gaetano Sciacca. (ER)