Sul tappeto, la mancata sicurezza di Palazzo Piacentini e il contratto di lavoro del personale amministrativo.
Partecipata assemblea dei lavoratori della Giustizia a Palazzo Piacentini, dove hanno relazione i dirigenti del Confsal Unsa, il Segretario Generale Massimo Battaglia, il Segretario Regionale Bernardo Capodicata e quello provinciale Giovanni Puglia.
Sul tavolo, le tematiche concernenti il nuovo Contratto Collettivo Funzioni Centrali, contratto scaturito dalla insistente attività della Confsal Unsa culminata nella famosa sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco contrattuale per glia anni 2009-2021.
Ma si è anche discusso delle prossime elezioni dei rappresentanti sindacali nonché dell’annosa vicenda del Palazzo di Giustizia di Messina in cui questa Federazione non ha fatto mancare il suo autorevole contributo presentando denunce sia all’Organo preposto all’accertamento dei danni erariali sia alle Procure competenti all’accertamento delle eventuali violazione alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, sulle norme urbanistiche e sanitarie.
Si è anche discusso delle recenti assunzione degli assistenti giudiziari e la Federazione ha anticipato che non farà mancare il proprio contributo per l’assunzione di tutti gli idonei in considerazione del fatto che negli organici del Ministero della Giustizia sono vacanti oltre 10 mila posizioni lavorative e lo stesso farà con i Funzionari idonei del recente concorso interno.
I lavoratori giudiziari intervenuti hanno ribadito la precarietà dei luoghi in cui sono costretti a lavorare e cioè locali seminterrati con poca luce naturale, pieni di umidità con climatizzatori non funzionanti etc. etc e soprattutto hanno insistito sulla circostanza che non riescono, nonostante l’impegno profuso, a far funzionare decentemente la macchina giustizia. Non è più tollerabile che l’eccessivo lavoro dovuto alla vacanze di organico, nonostante la forte disoccupazione giovanile, sia spalmato sui lavoratori in servizio la cui età media si aggira sui 60 anni.
A proposito degli Statali che prossimamente andranno in pensione il Segretario Nazionale ha comunicato che è in corso iniziativa giudiziaria per contrastare la discutibile operazione di allungamento dei tempi della indennità di fine rapporto ai dipendenti, per cui l’I.N.P.S. trattiene per due anni il T.F.R. dei pubblici dipendenti.
Il Segretario Nazionale, preso atto dell’impegno profuso dal Coordinamento Giustizia di Messina in tutte le problematiche del Distretto Giudiziario della Corte di Appello di Messina, ha concluso ribadendo come non sia più possibile subire lo spreco di denaro pubblico per affitti di locali parzialmente inagibili nonostante la disponibilità economica per costruire o acquistare un palazzo di giustizia satellite dichiarandosi pronto ad ogni azione sindacale per smuovere i vertici del Dicastero della Giustizia per la definitiva soluzione del problema.