Un intervento della sindacalista sul bilancio comunale era stato censurato da Carmelo Rizzo Nervo
MESSINA – Ribaltata in appello la condanna di Clara Crocè, la sindacalista condannata in primo grado per diffamazione nei confronti dell’allora sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo.
La Corte d’appello di Messina (presidente Sicuro) ha accolto la tesi del difensore, l’avvocato Fabrizio Alessi, e assolto la Crocè dell’accusa di diffamazione. In primo grado nel era stata invece condannata al pagamento di 9 mila euro di multa dal Tribunale di Patti.
La vicenda risale al 2016. La sindacalista, criticando l’operato dell’Amministrazione guidata da Rizzo Nervo e in particolare i fatti relativi al bilancio comunale e alla dichiarazione di dissesto invocava l’intervento dell’Antimafia. Per i giudici di secondo grado si tratta di critica politica e non è condannabile.
Il Comune di Tortorici è stato più tardi sciolto per mafia, a guidarlo non era più Carmelo Rizzo Nervo. Nel processo il primo cittadino era assistito dall’avvocata Flavia Galbato Muscio.
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