Una delle due società che gestiscono il servizio ha comunicato l'avvio delle procedure di licenziamento per i cinque dipendenti. Fim e Fisascat Cisl rinnovano richiesta di incontro urgente al Comune in vista della scadenza del 31 luglio
Dal 1. agosto Messina rischia di rimanere totalmente al buio. L’allarme arriva congiuntamente dalle federazioni Fim Cisl e Fisascat Cisl dopo la comunicazione da parte di Smail, una delle due società che gestiscono in Ati il servizio di gestione e manutenzione dell’appalto di pubblica illuminazione del Comune, dell’avvio delle procedure per il licenziamento collettivo per tutti e 5 i dipendenti impiegati.
“Un colpo mortale al servizio e alla sicurezza – affermano Nino Alibrandi, segretario provinciale della Fim Cisl e Alessio Gennaro, segretario provinciale della Fisascat Cisl –. Già da mesi evidenziamo il rischio per l’incolumità pubblica in molte zone della città a causa di un organico sottodimensionato e alle prese con numerose richieste di intervento. Oggi la mannaia del licenziamento, arrivata dopo una riunione del 9 maggio scorso al Comune nel corso della quale abbiamo sottolineato all’assessore De Cola e all’ingegnere Saglimbeni le gravi carenze e le preoccupazioni dei lavoratori e dei cittadini”.
L’Ati composta da Smail e Atlantico gestisce 28mila punti luce in città secondo un bando in scadenza il prossimo 31 luglio. “L’apertura della procedura per i licenziamenti era quasi un fatto scontato – continuano Alibrandi e Gennaro –, per questo motivo anche lo scorso 11 giugno avevamo reiterato una nuova richiesta di incontro con l’assessore e i dirigenti del Comune affinché si anticipassero i tempi e si evitasse di arrivare al licenziamento”.
Nella giornata di oggi, Fim e Fisascat hanno inviato una nuova richiesta di incontro urgente all’Amministrazione per capire la possibilità di continuità lavorativa per tutti i dipendenti ad oggi impegnati nell’appalto di illuminazione pubblica.