Cgil, l'Assemblea generale ha eletto la nuova segreteria provinciale: Franco Di Renzo, Carmelo Garufi e Marcella Magistro. Affiancheranno il segretario generale Giovanni Mastroeni
L’Assemblea generale della Cgil Messina ha eletto i componenti della segreteria provinciale: Franco Di Renzo, Carmelo Garufi e Marcella Magistro. Affiancheranno il segretario generale Giovanni Mastroeni confermato dal settimo congresso provinciale che si è svolto lo scorso mese di ottobre.
L’ Assemblea generale ha affrontato gli attuali temi nodali per lo sviluppo e l’occupazione nel territorio messinese. Il segretario generale Mastroeni rilancia con forza le due importanti tematiche dell’Autorità di sistema portuale e delle Zone economiche speciali.
“Sono passati due mesi dalla comunicazione del ministro Toninelli – dichiara Mastroeni –, adesso auspichiamo tempi immediati per definire l’iter parlamentare per la realizzazione della Sedicesima Autorità portuale con al centro il ruolo del sistema portuale Messina-Milazzo. E’ fondamentale non perdere ulteriore tempo per avviare un importante progetto di sviluppo per l’intera area metropolitana. La deputazione nazionale messinese prosegua, al di sopra degli schieramenti politici, l’iniziativa coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla tematica affinché si possa in temi rapidi definire il percorso. Si avvii immediatamente la procedura parlamentare necessaria per superare le scelte della Legge Del Rio per quanto attiene il nostro territorio e si possa concretamente realizzare la Sedicesima Autorità di Sistema. L’Autorità deve avere quella centralità di sviluppo consentendo la prosecuzione e soprattutto attuando il grande passo in avanti che la possa collegare ai grandi traffici internazionali che si stanno realizzando”. La Cgil torna a chiedere tempi immediati anche per il progetto della Zona economica speciale. “Il Governo regionale – fa presente Mastroeni – assuma la decisione finale per far decollare le Zes in Sicilia tra cui quella di Messina. Con quest’azione di sviluppo si potranno avviare progetti di insediamento di nuove attività produttive nei 600 ettari individuati tra Milazzo e Messina a partire dal filone dell’industria agroalimentare”.
Ai lavori dell’Assemblea generale presente il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, che rilancia l’ultimo allarme partito dal recente congresso regionale sulla perdita di “capitale umano” e di valore aggiunto, sulla situazione asfittica di un mercato del lavoro sempre più precario, sulla caduta dell’apparato produttivo nell’Isola. Secondo i dati del centro studi della Cgil mettendo assieme disoccupati e non forze lavoro in Sicilia si giunge a una quota del 40% della popolazione tra 15 e 64 anni che sono fuori dal circuito produttivo, o almeno da quello ufficiale vista l’alta incidenza nell’isola del lavoro nero (oltre il 20%). “La questione – ribadisce Pagliaro – è ripartire dal lavoro e dagli investimenti tenendo conto del fatto che occorre farlo subito perché il tempo non è neutro, può solo peggiorare la situazione”.