Le organizzazioni sindacali evidenziano una cronica carenza d'organico e ribadiscono la richiesta di concorsi pubblici per garantire un servizio efficiente.
Totale sintonia con l’Amam su criteri di uguaglianza nel rispetto di un servizio idrico efficiente e accessibile in egual misura da tutti i cittadini, ma tirata d’orecchie sul fronte personale.
Cgil- Cisl e Uil tornano sulla questione ex Cea ed in una nota firmata dai 3 segretari di categoria Foti, Trimboli e Caruso evidenziano come da tempo la carenza di personale sia diventata endemica al punto che la pianta organica è adesso insufficiente a garantire i livelli minimi di assistenza e manutenzione sulla rete idrica.
“Inutili, pertanto, ci sembrano i proclami che pure, almeno nella loro componente etica, non possiamo che condividere- scrivono i sindacati- Più utile ci sembra, invece, mettere mano a soluzioni rapide, quanto trasparenti e legittime, per dare respiro alla pianta organica dell’AMAM, avviando al più presto le procedure per i concorsi pubblici rivolti alle assunzioni di personale qualificato, senza perdersi in inutili “giochi delle tre carte”, che produrrebbero da parte di palazzo Zanca soluzioni tipo l’utilizzo temporaneo di personale, senza oggi riuscire a capire da dove prenderlo e come impiegarlo. Una soluzione questa che manterrebbe comunque precario e ridotto il servizio. Urge reclutare lavoratori con competenze specifiche nelle mansioni che servono a garantire efficienza e professionalità nel servizio da rendere alla città. Il servizio, infatti, si migliora solo disponendo di figure tecniche adeguate che vadano ad implementare quelle che già all‘AMAM esistono ma che non sono più numericamente sufficienti”.