La proposta: un atto da approvare nell'imminente Consiglio regionale sul tema con cui censurare i finanziamenti prova dell'ennesima discriminazione
SIDERNO – Oggi pomeriggio (ore 18), su impulso del parroco di Riace padre Francesco Carlino, che il 2 febbraio scorso durante l’omelia nel corso delle esequie per Davide e Gabriele Origlia – due vittime della Statale jonica “106” Reggio-Taranto – chiese ai cittadini un’iniziativa forte per portare a soluzione quest’annosa vicenda infrastrutturale, si riunirà a Siderno l’Assemblea dei sindaci della Locride. «Naturalmente c’è anche da sperare che i sindaci siano tutti presenti», scrive il fondatore dell’associazione Basta Vittime sulla Statale 106, Fabio Pugliese, evidenziando che «ci sono sindaci a cui il problema non interessa neanche lontanamente. Voglio augurarmi, quindi, che non sarà questo il caso».
A seguire, due proposte “di merito”.
Intanto, organizzare «un prossimo incontro nella locride che però veda presenti tutti, nessuno escluso, i sindaci dei Comuni interessati dalla Statale 106 e, quindi, tutti i primi cittadini delle comunità comprese sulla costa jonica calabrese tra Reggio Calabria e Rocca Imperiale. Affinché finisca una volta per tutte questa logica dannosa e perversa secondo cui il tema dell’ammodernamento della Statale 106 a 4 corsie debba necessariamente essere affrontato sempre per aree locali e non, invece, nel suo complesso». Un approccio che ben difficilmente porterà a vincere la difficilissima battaglia, rileva Pugliese.
E poi, promuovere «un documento condiviso da tutti – se possibile un atto amministrativo – in cui si chiede alla Regione Calabria, nel prossimo Consiglio regionale che avrà tra i punti all’ordine del giorno proprio quello sulla Statale 106, di esprimere un atto di indirizzo politico al Governo in cui manifesta la più ampia disapprovazione per un finanziamento ricevuto pari a 465 milioni di euro (di cui 220 milioni sulla Statale 106) che disattende e viola ogni principio di sviluppo e coesione».
Non si capisce per quale motivo al mondo, a fronte del disastro infrastrutturale calabrese, il Governo centrale destini «1,7 miliardi di euro alla Campania, 1,2 miliardi di euro alla Sicilia, 1 miliardo di euro alla Puglia e neanche mezzo miliardo di euro alla Calabria… Rispetto al tema delle disuguaglianze e delle ingiustizie conclamate come questa l’Assemblea dei sindaci della Locride a mio giudizio non può assolutamente perdere l’occasione di dire ai nostri consiglieri regionali che è venuto il momento di dire civilmente e democraticamente basta al Governo con un atto amministrativo che merita di essere approvato in Consiglio regionale, semplicemente a difesa della dignità e dei diritti di tutti e di ciascuno».