Le due Università hanno individuato dei percorsi da realizzare insieme, soprattutto nel campo della progettazione europea, che possano sia sensibilizzare la classe politica sulla possibilità di sviluppo comune, sia realizzare degli obiettivi di internazionalizzazione degli atenei e facilitazione nell’accesso dei laureati nel mondo del lavoro
La costruzione di una rete tra i professionisti del Placement, finalizzata a favorire lo scambio di esperienze e di buone pratiche e la realizzazione di servizi universitari integrati. E’ l’azione preliminare all’obiettivo comune di legare le università alle realtà economiche del territorio, superando le difficoltà poste dalla diversa situazione amministrativa delle città di Reggio e Messina. L’appartenenza rispettivamente alla regione Sicilia e alla regione Calabria, infatti, pone una serie di difficoltà nell’utilizzo delle risorse volte a favorire delle politiche di sviluppo, anche di orientamento e placamento.
Se ne è discusso nel corso di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi tra il prof. Dario Caroniti, presidente del C.O.P., Centro di Orientamento e Placement dell’ateneo di Messina, e il prof. Alberto De Capua, Prorettore Delegato all’Orientamento dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, insieme ai rispettivi Uffici.
Le due Università hanno quindi individuato dei percorsi da realizzare insieme, soprattutto nel campo della progettazione europea, che possano sia sensibilizzare la classe politica sulla possibilità di sviluppo comune, sia realizzare degli obiettivi di internazionalizzazione degli atenei e facilitazione nell’accesso dei laureati nel mondo del lavoro.
Le priorità di intervento identificate congiuntamente dai due atenei riguardano:
– in relazione all’orientamento in ingresso, la sperimentazione di azioni innovative di informazione orientativa, anche attraverso l’uso di strumenti ad innovazione tecnologica e la progettazione e la programmazione di azioni di orientamento rivolta a studenti residenti all’estero;
– in relazione all’orientamento in itinere, la definizione di programmi di monitoraggio dei percorsi di studio e di modelli di intervento specifici rispetto a target definiti di utenza;
– rispetto al placement e all’orientamento in uscita, la realizzazione di Job Day dell’Area dello Stretto, la progettazione e realizzazione di piani di inserimento lavorativo concertati con le imprese e gli enti del territorio, la sperimentazione di business games fra gli studenti degli atenei.