I dati emersi dagli studi sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sala senato del Rettorato
Era il 23 febbraio 2010 quando l’Azienda Ospedaliera Universitaria “G.Martino”( U.O.C. di Genetica e immunologia Pediatrica), l’Università di Messina ed i comuni di Messina e Reggio Calabria hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per la prevenzione e la cura delle malattie genetiche. Una sinergia tra diverse istituzioni che ha condotto, in questo anno di attività, a risultati particolarmente importanti dal punto di vista scientifico e sociale.
I dati emersi dagli studi condotti grazie al Protocollo d’intesa, avviato per diffondere la cultura della prevenzione e contribuire a limitare l’insorgenza di malattie genetiche, sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sala Senato del Rettorato.
Dal resoconto di questi 17 mesi emerge ad esempio che il 7% per cento della popolazione generale risulta portatrice sana di talassemia; è stato anche possibile appurare come vi sia un consistente aumento della febbre mediterranea familiare, una patologia antica ma molto diffusa nell’area dello stretto. Il progetto di cooperazione ha permesso alla scuola di Genetica di Messina, unica in Sicilia, di crescere sia dal punto di vista clinico che di laboratorio fornendo alla popolazione l’opportunità di sottoporsi agli esami direttamente in sede e contribuendo così ad una notevole riduzione degli spostamenti per la cura delle malattie genetiche rare.
All’incontro di stamani sono intervenuti il rettore dell’Università di Messina, Francesco Tomasello; il Direttore Generale dell’A.O.U. “G. Martino”, Giuseppe Pecoraro; l’assessore comunale alle politiche finanziarie Orazio Miloro in rappresentanza del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, il direttore dell’U.O.C. di Genetica e Immunologia Pediatrica del Policlinico, prof. Carmelo Salpietro e il presidente dell’ordine dei medici e degli odontoiatri di Messina, dott. Giacomo Caudo. Assenti per impegni istituzionali il sindaco di Reggio Calabria, Demi Arena.
Il professore Salpietro ha sottolineato come «grazie al progetto di cooperazione sia stato possibile ridurre drasticamente la migrazione sanitaria per patologie genetiche, facendo aumentare al contempo l’attrazione di pazienti da altre province e da altre Regioni. In questo anno – ha spiegato ancora Salpietro – è stato inoltre possibile attivare, in stretta sinergia con i pediatri dell’Area dello Stretto, il network immunoinfettivologico con un numero verde “dedicato” per prendere in gestione i pazienti pediatrici con sindromi genetiche e patologie acute». Tomasello ha voluto lodare l’attività dell’Università, sempre in prima linea quando è necessario “catturare” e portare a Messina professionalità che possano apportare un valore aggiunto all’attività di ricerca scientifica del nostro Ateneo. Il dg Pecoraro ha parlato di una nuova fase per il Policlinico di Messina sempre più aperto al territorio ed alle associazioni no profit con l’unico obiettivo di favorire la ricerca e la capacità riabilitativa. Il presidente Caudo si è detto orgoglioso dell’iniziativa avviata nel febbraio 2010, grazie alla quale – nel corso dell’incontro odierno -è stato possibile fornire dati e risultati concreti e non chiacchiere. Non meno entusiastiche le dichiarazioni di Miloro, il quale ha evidenziato l’importanza della sinergia tra Istituzioni per portare a compimento progetti che hanno ricadute positive e benefici per tutti i cittadini.