Il sindaco di Messina esprime vivo compiacimento per l’elezione del giovane collega e lo invita a percorsi comuni per il bene dell’area dello Stretto. Posticipato a venerdì l’incontro previsto per oggi sui trasporti ed i collegamenti tra le due sponde
Dopo 13 anni, Reggio Calabria sarà guidata ancora da un Falcomatà. Il neo sindaco Giuseppe, appena 31enne, è il figlio di Italo, primo cittadino reggino dal 1993 al 2001. La città sulla sponda calabrese dello Stretto è stata guidata negli ultimi due anni da una commissione straordinaria dopo che il Comune era stato sciolto per “contiguità ad ambienti mafiosi”.
Gli auguri arrivano anche da Messina e dal sindaco Renato Accorinti, che ha inviato una nota al neo collega: “Sono particolarmente soddisfatto e formulo le mie più sentite congratulazioni per la tua nomina a primo cittadino. Vorrei che l'incredibile mia avventura partita un anno e mezzo fa sia anche per te input di fiducia e consapevolezza che il cambiamento è possibile. Ti chiedo di farti interprete di questa voglia di svolta, rinascita e partecipazione, che non è solo della nostre comunità, messinese e reggina, ma dell'intero Paese. Auspico che tra le due istituzioni si possano intensificare i rapporti sulla linea della legalità e della sinergia per la rinascita economica e sociale dell'Area dello Stretto, che parta da un cambio culturale in netta discontinuità con il passato contro mafie e 'ndrangheta. Soltanto attraverso una fattiva collaborazione sarà possibile rilanciare l'immagine di Messina e Reggio Calabria, che diventi il popolo dello Stretto senza affidarsi a logiche di spartizioni, puntando piuttosto su una crescita della collettività che si trasformi in comunità e partendo anche e soprattutto dalle nuove generazioni. Spero di incontrarti il prima possibile per avviare insieme un percorso comune di cambiamento”.
Ed a proposito di area dello Stretto, è stato rinviato il previsto incontro di oggi pomeriggio sul tema dei trasporti, a causa dell’assenza di alcuni partecipanti “dovuta ad improrogabili impegni istituzionali”. Accorinti ha, infatti, invitato tutte le parti in causa che, adesso, si incontreranno venerdì prossimo, alle 11, a palazzo Zanca. Parteciperanno il senatore Giampiero D'Alia; i deputati Vincenzo Garofalo, Francesco D'Uva, Giovanni Ardizzone, Filippo Panarello, Franco Rinaldi e Valentina Zafarana; gli assessori ai trasporti delle Regioni Sicilia e Calabria; il sindaco del Comune di Villa San Giovanni; la Commissione straordinaria del Comune di Reggio Calabria; la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile; i presidenti della II, VII e IX commissione consiliare; i presidenti delle Autorità portuali di Messina e Gioia Tauro; i comandanti, della Polizia municipale di Messina e della Capitaneria di Porto di Messina; il commissario della Provincia regionale di Messina; il presidente della Provincia di Reggio Calabria; i rettori delle Università degli studi di Messina e Reggio Calabria; gli amministratori delegati di Caronte & Tourist, Bluferries, Meridiano Lines, Ustica Lines e Rfi; il presidente dell'Associazione pendolari dello Stretto; ed i segretari Cgil, Cisl, Uil e Orsa.
Professore invece di complimentarsi e sognare (non costa niente e non bisogna fare) perchè non si fa spiegare come si fa a tenere illuminato il più bel chilometro d’Italia.
La nostra più modesta passeggiata a mare è condannata a restare al buio, perchè la Giunta Accorinti è impegnata ad allungare una pista ciclabile che nessuno utilizza?
Provi a riacquistare il senso della vergogna sarà un bene per tutti.
Professore invece di complimentarsi e sognare (non costa niente e non bisogna fare) perchè non si fa spiegare come si fa a tenere illuminato il più bel chilometro d’Italia.
La nostra più modesta passeggiata a mare è condannata a restare al buio, perchè la Giunta Accorinti è impegnata ad allungare una pista ciclabile che nessuno utilizza?
Provi a riacquistare il senso della vergogna sarà un bene per tutti.
Accorinti soffre di un delirio di onnipotenza: si autodefinisce il cambiamento e si augura che il giovane Falcomatà gli somigli. Fantastico!!! Il fatto è che i messinesi oggi sono molto più disgraziati, poveri e senza speranze di un anno a dietro. Nessuna politica di sviluppo anzi perseguimento di idee da sottosviluppo più tipiche di paesi del centramerica. Accorinti governa in nome del Tibet e del Mahatma Gandhi: ed infatti la nostra povertà somiglia sempre di più a quella dei tibetani e degli indiani degli anni 50.
Accorinti soffre di un delirio di onnipotenza: si autodefinisce il cambiamento e si augura che il giovane Falcomatà gli somigli. Fantastico!!! Il fatto è che i messinesi oggi sono molto più disgraziati, poveri e senza speranze di un anno a dietro. Nessuna politica di sviluppo anzi perseguimento di idee da sottosviluppo più tipiche di paesi del centramerica. Accorinti governa in nome del Tibet e del Mahatma Gandhi: ed infatti la nostra povertà somiglia sempre di più a quella dei tibetani e degli indiani degli anni 50.
FALCOMATA’ è un cognome che abbia suscitato emozioni in molti messinesi, il compianto ITALO lo abbiamo desiderato come sindaco di Messina, l’uomo sentiva come ACCORINTI di appartenere all’area dello Stretto. Ci sono analogie nelle elezioni a sindaco delle città sorelle dello Stretto, entrambe da sempre democristiane e più di recente di centrodestra, oggi con il voto decisivo del Movimento 5 Stelle, hanno come sindaci uomini estranei ai partiti di governo, nessuno può pensare che il giovanissimo GIUSEPPE sia parte della cultura del PARTITO DEMOCRATICO reggino, il suo programma e gli uomini chiamati a realizzarlo vanno in un’altra direzione, infatti il giovanissimo GIUSEPPE dichiara di voler rompere da subito il cordone ombellicale tra la burocrazia comunale e il Consiglio Comunale, come ha fatto RENATO sindaco con Antonio Le Donne. Il voto del M5S dimostra la maturità di un movimento politico fatto di cittadini che guardino all’interesse generale, nel voto dello scorso anno a Messina era RENATO ACCORINTI, a Reggio di Calabria è GIUSEPPE FALCOMATA’.
FALCOMATA’ è un cognome che abbia suscitato emozioni in molti messinesi, il compianto ITALO lo abbiamo desiderato come sindaco di Messina, l’uomo sentiva come ACCORINTI di appartenere all’area dello Stretto. Ci sono analogie nelle elezioni a sindaco delle città sorelle dello Stretto, entrambe da sempre democristiane e più di recente di centrodestra, oggi con il voto decisivo del Movimento 5 Stelle, hanno come sindaci uomini estranei ai partiti di governo, nessuno può pensare che il giovanissimo GIUSEPPE sia parte della cultura del PARTITO DEMOCRATICO reggino, il suo programma e gli uomini chiamati a realizzarlo vanno in un’altra direzione, infatti il giovanissimo GIUSEPPE dichiara di voler rompere da subito il cordone ombellicale tra la burocrazia comunale e il Consiglio Comunale, come ha fatto RENATO sindaco con Antonio Le Donne. Il voto del M5S dimostra la maturità di un movimento politico fatto di cittadini che guardino all’interesse generale, nel voto dello scorso anno a Messina era RENATO ACCORINTI, a Reggio di Calabria è GIUSEPPE FALCOMATA’.
Auguro al neo sindaco di Reggio Calabria di proseguire col cambiamento iniziato dal padre, il vero cambiamento, radicale e concreto.
ma non prenda esempio da Accorinti :). Messina agli ultimi posti come vivibilità, alla faccia del cambiamento! !!!!
Auguro al neo sindaco di Reggio Calabria di proseguire col cambiamento iniziato dal padre, il vero cambiamento, radicale e concreto.
ma non prenda esempio da Accorinti :). Messina agli ultimi posti come vivibilità, alla faccia del cambiamento! !!!!
Lei è un professore nella lettura dei dati di bilancio che copia come nessun altro, per questo mi dispiace dirle che non sempre dopo il che deve seguire il congiuntivo. Ripassi un po’ e vediamo se posso promuoverla anche in italiano oltre che come emanuense.
Lei è un professore nella lettura dei dati di bilancio che copia come nessun altro, per questo mi dispiace dirle che non sempre dopo il che deve seguire il congiuntivo. Ripassi un po’ e vediamo se posso promuoverla anche in italiano oltre che come emanuense.