La raccolta rifiuti procede ancora a singhiozzo, numerose le segnalazioni di cittadini che lamentano complicate condizioni igienico sanitaria. Dura nota della Fp Cgil: “Buzzanca e Ruggeri responsabili di questo stato di cose”
In città si ripiomba nell’emergenza rifiuti. Il campanello d’allarme però stavolta non è legato alla questione occupazionale che solitamente interessano il personale per il mancato pagamento degli stipendi, ma a problemi di carattere tecnico-logistico. Come affermato ieri (vedi correlato) dal commissario liquidatore dell’azienda, Armando Di Maria, le difficoltà dipendono dalle pessime condizioni dei mezzi, la maggior parte dei quali guasti o sul punto di esserlo. Un problema che, come ben si può immaginare, si sta ripercuotendo in maniera notevole in diverse zone di Messina a causa di un servizio di raccolta intermittente, dove l’immondizia accatastata ai bordi dei marciapiedi in cassonetti non ancora svuotati, rappresenta una vera e propria “bomba sanitaria”. Soprattutto per via delle alte temperature di Caronte che favoriscono i processi di “macerazione” della spazzatura.
Dopo le segnalazioni giunta ieri mattina dalla zona sud, questa mattina a scrivere è un lettore che insieme al problema della mancata raccolta evidenzia anche l’inciviltà di molti : “In via falconieri da diversi mesi nonostante la rimozione dei cassonetti dell’immondizia la gente continua ad accatastare rifiuti sul marciapiede che nessuno ritira e che col passare del tempo, soprattutto per via del caldo di questi giorni, emanano odori insopportabili e rendono la strada impraticabile. Io non sono un abitante della zona, ma posso ipotizzare che questa sia una sorta di “protesta” da parte delle persone che vi risiedono, che adesso sono costrette a percorrere 100 metri in più e ad arrivare alla scuola Boer in via Palermo dove sono situati anche i cassonetti per la differenziata. Sono sconcertato dal perdurarsi di tale condizione, a mio avviso vergognosa, sintomo dell’indifferenza generale. Naturalmente con questa lettera esprimo il mio punto di vista di cittadino “confuso” ”. Proteste legittime che danno il senso di quale sia lo stato complessivo.
Sull’emergenza rifiuti a Messina interviene duramente anche la Fp Cgil: “Le vere responsabilità di questo stato di cose affermano i segretari – Crocè e Pino – sono da addebitare esclusivamente al sindaco di Messina ed al Liquidatore dell’Ato Me 3 che in modo scientifico hanno provocato, senza giustificato motivo, la caduta in coma della Società Messinambiente. Con la messa in liquidazione della società di raccolta rifiuti, Buzzanca e Ruggeri hanno ottenuto il brillante risultato che nessuna Banca e/o Finanziaria conceda più prestiti e finanziamenti ai dipendenti della Società stessa, mettendoli così in difficoltà serissime. Sarebbe bene, considerato il periodo e tutto quanto sopra che chi di dovere si concentrasse a reperire e garantire le risorse necessarie per far si di scongiurare qualsiasi tipo di emergenza che la città di Messina non merita”.
benissimo….. i sindacati tutelano praticamente gli unici dipendenti che vengono pagati dopo aver proferito minacce ed estorsioni e guarda un pò i mezzi sono guasti… devono andare in ferie?? minacciano interruzioni di servizio e ..udite ..udite… il fatto che non possono avere prestiti come tutti noi !! Propongo il licenziamento dei dipendenti tutti … cassa integrazione e mobilità …. e per l’immondizia , la bruciamo , chiediamo nuovi poteri speciali e si appalta tutto a qualche società NON messinese con dipendenti NON messinesi !! e i lavoratori tutti a mangiare negli uffici della camera del lavoro….