Siracusa, il Miles Gloriosus sbeffeggia le guerre di ieri e di oggi

Siracusa, il Miles Gloriosus sbeffeggia le guerre di ieri e di oggi

Autore Esterno

Siracusa, il Miles Gloriosus sbeffeggia le guerre di ieri e di oggi

martedì 09 Luglio 2024 - 15:09

Al teatro greco una versione ricca di ritmo e che diverte e fa riflettere al tempo stesso

di Marta Cutugno

Foto di Michele Pantano

SIRACUSA – Divertente, incalzante nel ritmo e nella comicità. E’ il “Miles Gloriosus” di Plauto andato in scena al Teatro Greco di Siracusa per la 39° stagione teatrale organizzata e curata dalla Fondazione Inda, nell’anno in cui si festeggiano i 110 anni dalla prima rappresentazione classica. Un successo che si perpetra stagione dopo stagione e che nel 2023 ha fatto registrare 170 mila spettatori circa, con un 20% di presenze in aumento rispetto all’anno precedente. La Fondazione Inda, inoltre, punta a raggiungere un sempre più ampio pubblico anche grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale: quest’anno, infatti, grazie alle nuove frontiere della tecnologia, gli spettatori stranieri hanno avuto possibilità di assistere agli spettacoli in cartellone nella loro lingua attraverso dei semplici auricolari. Tra questi, Il “Miles Gloriosus”, commedia plautina del III secolo avanti Cristo, che ha esordito a Siracusa con la regia di Leo Muscato, le cui scelte e intuizioni hanno restituituo una rappresentazione godibile e scorrevolmente deliziosa nella nuova traduzione di Caterina Mordeglia.

L’intreccio racconta di Pirgolopinice, soldato fanfarone, millantatore e vanaglorioso, interpretato dalla bravissima Paola Minaccioni, che si crede figlio di Venere e Marte. Pirgopolinice costringe una giovane cortigiana a seguirlo, portandola con sé da Atene ad Efeso. La ragazza, di nome Filocomasia, i cui panni sono vestiti da Gloria Carovana, è la donna di Pleusicle, lontano da Atene al momento del rapimento. Il suo fedele schiavo Palestrione, l’eccellente Giulia Fiume, segue le tracce del soldato fanfarone e mette in atto un piano per tentare di salvare la ragazza dalle sue grinfie, riuscendo inoltre a far richiamare il suo padrone ad Efeso. I due sono ospiti del vicino di casa di Pirgopolinice, il vecchio Periplectomeno, qui intepretato da Pilar Perez Aspa come un anziano in sedia a rotelle.

Nel gioco della beffa, il soldato Sceledro (Francesca Mària) scorge Pleusicle (Arianna Primavera) e Filocomasia scambiarsi un appassionato bacio e il furbo Palestrione, con la complicità della ragazza, gli fa credere che si tratti della sorella gemella. L’abito in bianco e nero indossato da Filocomasia supporta l’espediente del doppio, mentre Palestrione fa credere a Pirgopolinice che la ricca moglie di Periplectomeno, in verità una prostituta, sia innamorata di lui, convincendo il milite fanfarone a lasciare così andare Filocomasia e portarsi dietro anche parecchie ricchezze. La seduzione dà i suoi frutti, il soldato credulone ci casca sperando in una lieto fine e, in preda al suo vanesio delirio, corre incontro ad una punizione esemplare che giunge al suo indirizzo non da parte degli dèi, bensì da parte dei suoi stessi schiavi che congiurano alle sue spalle, schernendolo e facendosi beffa di lui. L’ambientazione del Miles siracusano è bellica, o forse non proprio: il palcoscenico è delimitato da sacchi di iuta pieni di sabbia, e al centro si trova un traliccio sulla cui cima svetta una bandiera. La scena si rimpingua gradualmente di elementi, fino a prendere la forma di un accampamento militare fatto di numerose tende dai colori accesi, ricavate da tessuti mimetici nelle tonalità dell’arancione. Le due tende in primo piano altro non sono che le case di Pirgopolinice e Periplectomeno, confinanti e collegate da un passaggio invisibile allo spettatore ma funzionale alle apparizioni di Filocomasia dall’una e dall’altra dimora. Un grande senso del grottesco pervade la messa in scena che riporta più che alla guerra vera a propria ad una dimensione scout in cui le gerarchie militari si manifestano come un gioco.

Le musiche di Ernani Maletta molto bene si innestano nella rappresentazione e riconducono a echi bandistici di fanfare e marce militari con un coinvolgimento diretto del coro che presta le sue vocalità al racconto e alle sue evoluzioni. In scena tutte donne: Paola Minaccioni nel ruolo di Pirgopolinice, Alice Spisa come Artotrogo, Giulia Fiume nel ruolo di Palestrione, Pilar Perez Aspa come Periplectomeno, Francesca Mària nel ruolo di Sceledro, e poi Gloria Carovana (Filocomasio), Pleusicle (Arianna Primavera), Ilaria Ballantini come Lurcione, Deniz Ozdogan che interpreta Acroteleuzio, Anna Charlotte Barbera nel ruolo di Milfidippa e Valentina Spaletta Tavella nei panni della scimmia. Il coro è formato da Ginevra Di Marco, Sara Dho, Alessandra Fazzino, Valentina Ferrante, Diamara Ferrero, Valeria Girelli, Margherita Mannino, Stella Piccioni, Elena Polic Greco, Giulia Rupi, Rebecca Sisti, Silvia Valenti, Irene Villa, Sara Zoia, con la partecipazione degli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, sezione Giusto Monaco Sara De Lauretis, Elisa Zucchetti, Caterina Alinari, Clara Borghesi, Carlotta Ceci, Alessandra Cosentino, Ludovica Garofani, Zoe Laudani, Siria Sandre Veronese, Enrica Graziano, Alice Pennino, Federica Clementi, Gemma Lapi, Arianna Martinelli, Beatrice Ronga, Francesca Sparacino, Angelica Beccari, Gaia Lerda, Giulia Maroni, Linda Morando, Erika Roccaforte, Francesca Totti.

Un cast interamente femminile viene così impiegato nell’assurdo “gioco” della guerra, lontana nella realtà dall’universo femminile e, per questo, ancora più improbabile. “Vorremmo poter dire – afferma il regista Muscato – che i tempi sono cambiati, ma le tragiche immagini di guerra ci assediano ancora oggi, quotidianamente, su molti fronti. E’ anche per questo che, nel progettare una nuova versione del Miles, che fosse capace di parlare con eloquenza al pubblico contemporaneo, abbiamo deciso di puntare su un’ambientazione bellica”.  In un’ottica altamente e tragicamente attuale –  basta guardarsi intorno e neanche troppo lontano da noi per scorgere conflitti e loro conseguenze – il Miles di Muscato sbeffeggia la guerra, ridicolizzandone le pratiche e le dinamiche e riconducendole, intelligentemente, ad un bizzarro gioco di potere. Non per sminuirne i drammi ad essa legati e, nella vita vera, vissuti da chi ne è coinvolto, ma per lasciarne emergere il senso di assurdità, “l’insensatezza della guerra”.

MILES GLORIOSUS

Opera di | Plauto
Regia | Leo Muscato
Traduzione | Caterina Mordeglia

Scene | Federica Parolini
Costumi | Silvia Aymonino
Direzione del coro | Francesca Della Monica
Musiche | Ernani Maletta
Drammaturgo | Francesco Morosi
Coreografie | Nicole Kehrberger
Assistente alla regia | Marialuisa Bafunno
Assistente scenografo | Anna Varaldo
Assistente costumista | Maria Antonietta Lucarelli
Disegnatore luci | Alessandro Verazzi
Responsabile del coro | Elena Polic Greco
Direttore di scena | Giuseppe Coniglio
Assistente alla direzione di scena | Giuseppe Orto

PIRGOPOLINICE | Paola Minaccioni
ARTOTROGO | Alice Spisa
PALESTRIONE | Giulia Fiume
PERIPLECTOMENO | Pilar Perez Aspa
SCELEDRO | Francesca Mària
FILOCOMASIO | Gloria Carovana
PLEUSICLE | Arianna Primavera
LURCIONE | Ilaria Ballantini
ACROTELEUZIO | Deniz Ozdogan
MILFIDIPPA | Anna Charlotte Barbera
SCIMMIA | Valentina Spaletta Tavella

Coro | Ginevra Di Marco, Sara Dho, Alessandra Fazzino, Valentina Ferrante, Diamara Ferrero, Valeria Girelli, Margherita Mannino, Stella Piccioni, Elena Polic Greco, Giulia Rupi, Rebecca Sisti, Silvia Valenti, Irene Villa, Sara Zoia

Con la partecipazione degli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, sezione Giusto Monaco

Coro | Sara De Lauretis, Elisa Zucchetti, Caterina Alinari, Clara Borghesi, Carlotta Ceci, Alessandra Cosentino, Ludovica Garofani, Zoe Laudani, Siria Sandre Veronese, Enrica Graziano, Alice Pennino, Federica Clementi, Gemma Lapi, Arianna Martinelli, Beatrice Ronga, Francesca Sparacino, Angelica Beccari, Gaia Lerda, Giulia Maroni, Linda Morando, Erika Roccaforte, Francesca Totti.

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