Per la deputata messinese di Forza Italia con il nuovo governo Draghi si apre una grande opportunità per il sud e per il Paese
«Speriamo che il governo Draghi – con il ministro per le Infrastrutture Giovannini, che si affiderà ad una valutazione tecnica e non politica sul collegamento stabile e veloce sullo Stretto di Messina – realizzi ciò che è stato negato per troppo tempo alla Sicilia, alla Calabria, e all’Italia tutta».
Con queste parole è ancora una volta la deputata messinese Matilde Siracusano a tenere accesi i riflettori sulla grande opera di collegamento sullo Stretto. Per l’esponente di Forza Italia, con il nuovo governo guidato da Mario Draghi gli investimenti per creare crescita e sviluppo rappresenteranno un punto chiave per una strategia più ampia di ripartenza del Paese. Dunque, una possibilità che il sud non può lasciarsi scappare.
«Forza Italia sostiene questa impostazione, e crede che con un esecutivo di unità nazionale bisognerà finalmente superare anche le ideologie che hanno tenuto in ostaggio per troppo tempo le infrastrutture necessarie per il rilancio dell’economia. Tra le grandi opere, quella più simbolica e che darebbe uno straordinario impulso anche al turismo nel Mezzogiorno, è senza alcun dubbio il Ponte sullo Stretto».
Matilde Siracusano ricorda che esiste già un progetto definitivo, cantierabile, in grado di mobilitare un quantitativo enorme di risorse, e di creare migliaia di posti di lavoro. «Non perdiamo altro tempo e facciamo decollare questa grande opportunità per il Sud e per il Paese».
SONO DI SINISTRA E SONO TOTALMENTE DI ACCORDO. SAREBBE UNA RICCHEZZA PER IL SUD ITALIA E PRINCIPALMENTE PER LA SICILIA.
Fare il Ponte per favorire le imprese del Nord oltre alle cosche locali?
Questo governo ha 18 ministri su 23 del nord e quello del Ponte è l’unico argomento che interessa ai lobbisti nordisti per i miliardi che costerebbe. La Siracusano se ne accorta?