Policlinico, il centro per la celiachia porta avanti con successo il progetto MEDICEL

Policlinico, il centro per la celiachia porta avanti con successo il progetto MEDICEL

Policlinico, il centro per la celiachia porta avanti con successo il progetto MEDICEL

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venerdì 02 Settembre 2011 - 09:26

Si tratta di una iniziativa del Ministero della Salute, volta a creare una rete mediterranea per gestire patologie e intolleranze particolari

Un sistema comune e interculturale per gestire le malattie indotte dagli alimenti.
Sono rivolti ai bambini e agli adulti gli studi e le attività che il centro per la celiachia del policlinico “G. Martino” sta portando avanti attraverso il progetto MEDICEL, una iniziativa del Ministero della Salute, volta a creare una rete mediterranea per gestire patologie e intolleranze particolari, tra queste una delle più diffuse è appunto la celiachia.
Almeno un individuo su cento nell’area euro mediterranea è intollerante al glutine; nell’80% dei casi essa non è diagnosticata e curata in modo appropriato. È stato calcolato che nei prossimi dieci anni vi saranno 4,5 milioni di casi in più. Da qui l’idea di sviluppare una rete nel Mediterraneo in cui la Sicilia ha un ruolo strategico: una comunità unica che opera per identificare trattamenti condivisi.
Il centro dell’azienda ospedaliera di Messina, diretto dal prof. Giuseppe Magazzù – in partnership con l’Università Federico II di Napoli – è tutor per i paesi del nord Africa e sta partecipando a una serie di indagini scientifiche per riuscire a decifrare le caratteristiche di questa malattia. Tra gli studi in atto – oltre a quelli rivolti all’identificazione e alla validazione di un iter diagnostico sostenibile nei paesi con minori risorse – ve ne è anche uno specifico sui geni coinvolti, così da conoscere in anticipo quali soggetti saranno affetti da celiachia; l’intolleranza al glutine, infatti, in molti casi si manifesta in età matura.
Oltre l’Italia sono coinvolti nella rete mediterranea Albania, Algeria, Bosnia, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Libano, Malta, Marocco, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia.
La sensibilizzazione medica e la diffusione di competenze e metodiche accurate ma semplici è determinante in quelle aree in cui risorse e tecnologie sono carenti; diagnosi errate determinano un incremento notevole della mortalità e della morbilità, con una incidenza significativa anche dal punto di vista economico; le spese, infatti, sono spesso indirizzate ad esami non appropriati e alla cura di malattie prevenibili se fosse diagnosticata la celiachia.
Attraverso un database sarà possibile visionare i dati clinici e condividere informazioni tra i vari paesi.
I dati siciliani saranno raccolti dalla rete assistenziale per la celiachia creata dall’Assessorato della salute; quest’ultimo – coinvolto dal Ministero nelle problematiche sanitarie dei paesi del Mediterraneo – avrà al suo interno un registro unico per l’intolleranza al glutine, predisposto in collaborazione con l’ Associazione Italiana Celiachia (AIC) Sicilia onlus.
Il prossimo incontro per fare il punto sullo stato attuale delle ricerche è per l’8 settembre a Malta: un workshop di tre giorni per illustrare i risultati raggiunti fino a questo momento e per tracciare un percorso sulle prospettive future.

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