Durante l’incontro è stata offerta una ampia informativa sul tema, in un quadro di collaborazione e cooperazione bilaterale
Creare una vera e propria rete tra tutte le Pubbliche Amministrazioni per contribuire a diffondere una maggiore cultura previdenziale”: è quanto ha sottolineato stamani, l’assessore alle politiche finanziarie del Comune di Messina, Orazio Miloro, avviando i lavori a Palazzo Zanca, del seminario su “previdenza obbligatoria e complementare: conoscere per comprendere, comprendere per decidere” destinato a tutti dipendenti degli enti locali della provincia di Messina. L’iniziativa, promossa dalla direzione provinciale di Messina dell’I.N.P.D.A.P., ha inteso così offrire una ampia informativa sul tema, in un quadro di più incisiva collaborazione e cooperazione bilaterale. L’avvio dei fondi di previdenza complementare nel settore pubblico, rivolti all’erogazione di una pensione aggiuntiva rispetto a quanto destinato dagli enti previdenziali, apre una nuova e importante fase che merita opportuni approfondimenti, attraverso specifici percorsi informativi-formativi, di cui il seminario rappresenta il primo appuntamento. In questo quadro si collocano le azioni proprie del sistema di welfare italiano, a tutela del futuro previdenziale dei giovani lavoratori che accedono tardi al mondo del lavoro e spesso in condizioni di precariato. Al seminario, cui hanno preso parte i responsabili degli uffici del personale di Enti e Amministrazioni Pubbliche, e le rappresentanze sindacali dei lavoratori e dei pensionati, si sono registrati gli interventi del dott. Giuseppe Amato, dirigente dell’Ufficio Provinciale Inpdap; del dott. Carmelo Di Bella, responsabile Inpdap per il settore pensioni Enti locali; della dott.ssa Maria Linda Giordano, responsabile Inpdap per il settore previdenza, della dott.ssa Rita Di Nardo, dell’area previdenza, e del dott. Antonino Astone, professore associato di Diritto Civile all’Università degli Studi di Messina. L’assessore Miloro ha ricordato, che nei giorni scorsi è stata definita, d’intesa con il sindaco on. Giuseppe Buzzanca, l’accordo tra il Comune di Messina e la sede provinciale di Messina dell’I.N.P.D.A.P., per l’avvio di un’attività innovativa finalizzata ad una più incisiva collaborazione e cooperazione bilaterale, allo scopo di trasferire i dati giuridici ed economici del personale in servizio presso l’Ente nel sistema informativo dell’I.N.P.D.A.P. “L’iniziativa di oggi – ha poi aggiunto Miloro è un ulteriore contributo di approfondimento per il miglioramento delle prestazioni rese a favore dei dipendenti comunali, non solo sotto l’aspetto previdenziale, ma anche con particolare riferimento al sistema creditizio e sociale che potrà agevolare, in maniera significativa, le possibilità di accesso ai vari strumenti a condizioni del tutto vantaggiose rispetto al libero mercato”. Per il dirigente provinciale dell’I.N.P.D.A.P., Amato “l’imminente avvio dei fondi di previdenza complementare che avranno come destinatari i dipendenti degli Enti locali, necessiterà dello scambio di dati – come previsto dall’accordo con il comune di Messina – per assicurare una maggiore celerità nell’erogazione delle prestazioni istituzionali fornite dall’Istituto, garantendo una posizione assicurativa completa e certificata ad ogni pubblico dipendente.” Sottolineata da tutti gli intervenuti la necessita di garantire una posizione assicurativa completa e certificata ad ogni pubblico dipendente con l’indicazione di tutti i periodi lavorativi effettuati, per consentire di operare con maggiore serenità scelte importanti, come l’accesso alla pensione o l’adesione a fondi di previdenza complementare. La previdenza complementare, forma di previdenza integrativa che si aggiunge a quella obbligatoria, nasce per garantire a tutti i lavoratori, in particolare ai più giovani, un tenore di vita adeguato anche dopo il pensionamento. Il continuo processo di riforma delle pensioni, iniziato nel 1992, ha contribuito alla sua diffusione; prima di allora il sistema pensionistico pubblico assicurava un grado di copertura tale da non rendere necessaria una seconda forma di tutela previdenziale. Il primo atto che ne regola costituzione, funzionamento e finalità è il decreto legislativo 124 del 1993 ed importanti novità sono state introdotte con il decreto legislativo 252 del 2005 mentre le nuove disposizioni, in vigore dal 1º gennaio 2007, interessano esclusivamente il settore privato. Per i dipendenti pubblici il riferimento resta, per ora, il decreto legislativo 124, anche se è all’esame del Governo e delle parti sociali l´estensione della nuova normativa al mondo del lavoro pubblico. Pertanto destinatari della previdenza complementare sono dipendenti pubblici e privati, lavoratori autonomi, liberi professionisti, soci di cooperative, cittadini titolari di redditi diversi da quelli da lavoro, familiari a carico. La previdenza complementare a differenza di quella obbligatoria è volontaria (il lavoratore può scegliere se aderire a una forma pensionistica complementare); a capitalizzazione individuale (i versamenti confluiscono in conti individuali intestati ai singoli iscritti. Al momento del pensionamento sono restituiti in forma di prestazione pensionistica aggiuntiva); a contribuzione definita (si sa quanto si versa e la prestazione finale dipende dalle somme versate e da quanto ha reso il loro investimento); gestita da forme pensionistiche di diritto privato. Una delle fonti di finanziamento è il Tfr offrendo l´opportunità di pianificare il proprio futuro pensionistico.