La normativa sul sistema di tracciabilità dei rifiuti è stata, più volte e in un breve arco di tempo, modificata, generando negli operatori economici difficoltà di interpretazione e applicazione della stessa. Il seminario informativo è stato voluto da Confindustria Messina per guidare le imprese negli adempimenti necessari
Un’opportunità per approfondire aspetti legati alla gestione dei rifiuti, quali Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, già entrato in vigore e rivolto alle aziende che producono, trasportano e smaltiscono rifiuti pericolosi), registri di carico e scarico, formulari, e per fugare dubbi interpretativi, col supporto di esperti del settore. Questo l’obiettivo del seminario tecnico “Sistri e Formulari. Adempimenti per le Imprese”, organizzato dalla Sezione Ambiente di Confindustria Messina.
La normativa sul sistema di tracciabilità dei rifiuti è stata, più volte e in un breve arco di tempo, modificata, generando negli operatori economici difficoltà di interpretazione e applicazione della stessa. Il seminario informativo è stato voluto da Confindustria Messina per guidare le imprese negli adempimenti necessari.
Ad aprire i lavori Alfredo Schipani, presidente di Confindustria Messina, che ha sottolineato come sin dall’inizio l’Associazione ha condiviso senza riserve le finalità relative all’adozione di un sistema di tracciabilità dei rifiuti, sia per gli aspetti di legalità (efficacia del contrasto alle ecomafie) sia per gli aspetti di semplificazione (abolizione di registri, formulari e Mud), ma al contempo ne ha rilevato l’aggravio amministrativo e gestionale per gli operatori.
Confindustria ha lavorato assiduamente ai tavoli ministeriali per limitare i disagi, proponendo soluzioni relative alle criticità di tipo informatico e di tipo procedurale che si sono presentate agli operatori del sistema. Sempre pronta ad offrire risposte ai quesiti più urgenti delle imprese associate, Confindustria, si è fatta, altresì, portavoce, presso il Ministero dell’Ambiente, della necessità di ridurre al massimo l’impatto del Sistri sul sistema imprenditoriale, facendo escludere dall’obbligo della tracciabilità i rifiuti non pericolosi e le imprese/gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti, ottenendo l’atteso differimento, dal 30 di aprile al 30 giugno, del termine ultimo del pagamento del contributo Sistri per l’anno 2014 ed rinvio fino al 31 dicembre 2014 dell’applicazione delle sanzioni relative a carico delle imprese per ogni operazione legata al Sistri.
La nuova normativa sul Sistri, sicuramente, sarà oggetto di ulteriori modifiche per adattarla alle esigenze variegate delle imprese. Su questi temi si sono soffermati i diversi relatori del seminario, Michele Petretta, responsabile Myleco, ha illustrato le peculiarità dei registri di carico e scarico dopo la legge 125/2013, documenti su cui vanno annotate caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti e che vanno integrati con i formulari relativi ai conferimenti effettuati.
La nuova disciplina dei formulari di identificazione del rifiuto è stata affrontata dal col. Vincenzo Vellucci, Comandante provinciale della Guardia di Finanza; l’arch. Giovanni Dolce e il geom. Maurizio Morvillo, dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali – Sezione Sicilia si sono invece soffermati sulle modalità di compilazione del Sistri per i rifiuti pericolosi, proponendo una simulazione degli adempimenti.
A chi opera sulla piattaforma Sistri, come terminalista, di fatto, per ridurre al massimo i margini di errore, sono richieste conoscenze in tema di caratterizzazione del rifiuto e di procedure inerenti la gestione del rifiuto.
A tracciare le conclusioni Katia Petretta, presidente Sezione Ambiente di Confindustria Messina, che ha sottolineato il ruolo di formazione e informazione portato avanti da Confindustria e quello di necessaria e utile interlocuzione con gli organi di vigilanza.