Incontro in sala Giunta con le parti sociali sull'applicazione del provvedimento a tutela del decoro urbano
MESSINA – Il sit-in con le parti sociali in merito all’ordinanza sindacale sui clochard si è consumato con la volontà di rafforzare la rete territoriale già presente e particolarmente efficiente per offrire una maggiore risposta ai bisogni, attraverso un modello virtuoso basato sulla condivisione. Ma, allo stesso tempo, nella sede dell’incontro (la Sala Giunta del Comune) il sindaco, Cateno De Luca, è stato perentorio: “Non revochiamo l’ordinanza ma promuoveremo un modello virtuoso di condivisione sociale”.
Al sit-in sono intervenuti il vicesindaco Salvatore Mondello, gli assessori alle Politiche sociali Alessandra Calafiore e alla Polizia municipale, Dafne Musolino; Pietro Saitta e Giuliana Sanò dell’Università degli studi di Messina, la Comunità di Sant’Egidio e i rappresentanti della Comunità africana.
L’incontro è scaturito dalla richiesta di dialogo avanzata dalle parti sociali a seguito delle polemiche suscitate dall’applicazione dell’ ordinanza a tutela del decoro urbano.
I rappresentanti della comunità africana hanno manifestato le loro esigenze, ribadendo la necessità che vengano attuate politiche di inclusione sociale per il reperimento di alloggi e per l’abbinamento al lavoro.
L’assessore Calafiore ha illustrato i risultati del tavolo tecnico tenutosi il 14 agosto all’assessorato al quale era stata invitata anche la Comunità africana.
Le strategie dell’Amministrazione
Sono state esposte le strategie per mettere in campo le organizzazioni di volontariato e anche i rappresentanti della comunità africana, i quali hanno dimostrato disponibilità a portare avanti un percorso comune.
Si è ribadita la necessità di un censimento al fine di verificare se oltre alle circa 80 persone che vivono per strada ci sono realtà non ancora individuate. Si è discusso altresì delle risorse economiche illustrate al recente Consiglio territoriale dell’immigrazione tenutosi in prefettura. E del reperimento di un’altra struttura in aggiunta a quelle già operanti nel territorio, il cui sopralluogo sarà effettuato la prossima settimana.
“Nel prendere atto delle situazioni di disagio sociale – hanno dichiarato i tre assessori – e pur confermando le azioni già intraprese per la risoluzione del problema, l’Amministrazione comunale si dichiara pronta a fare la propria parte. Ma ribadisce con fermezza la linea per il ripristino del decoro urbano e per garantire la sicurezza urbana contro ogni forma di prevaricazione, proveniente da chiunque.
Alla richiesta della Comunità africana di revocare l’ordinanza sindacale, oppure di modificarla alleggerendola o, peggio ancora, disapplicandola nei fatti – continuano gli assessori – l’Amministrazione comunale ha risposto esplicitamente con un diniego. E con la conferma di agire a tutela della intera collettività, troppo spesso esposta a forme di questua esperite con modi minacciosi, che espongono a pericoli i soggetti – donne, anziani e bambini”.
“No a vuoti proclami”
“A chi accusa l’Amministrazione comunale di ispirarsi al modello Salvini – chiosa il sindaco, Cateno De Luca – opponiamo la concretezza della nostra azione. Che non si limita a vuoti proclami o a mere dichiarazioni clamorose, ma al contrario mette in campo le proprie risorse, per realizzare un programma noto, già esposto in campagna elettorale. Concretezza – specifica De Luca – che prevede il ripristino della legalità e nel fermo contrasto di ogni forma di abuso che attenti al decoro ed alla sicurezza urbana”.
“Il pugno duro noi lo mostriamo ed usiamo nei confronti di tutti – incalza il primo cittadino – a prescindere dal colore della pelle e dalla nazionalità. Lavoriamo per difendere il territorio e valorizzarlo. Su questo punto non si transige, anche con metodi eclatanti per richiamare l’attenzione su situazioni che ormai erano tollerate da troppo tempo.
Della serie che si devono svegliare tutti. Di fronte a semplici provvedimenti ma con l’ipocrisia di chi dovrebbe metterli in pista e fa finta che non esistano, voltandosi dall’altro lato del problema – conclude De Luca – noi anche con metodi che possono apparire spregiudicati, diciamo a chiare lettere: non ci stiamo ed agiamo. Le norme ci sono, vogliamo che vengano applicate e occorre farle rispettare”.